La bicicletta è un mezzo di trasporto fantastico, ma purtroppo non abbastanza utilizzato in Italia. Vediamo insieme quali sono le città più bike-friendly in Italia.
La bicicletta è un mezzo di trasporto fantastico sotto molteplici punti di vista: non solo permette di coprire distanze piuttosto lunghe in poco tempo, ma è anche un ottimo modo per fare dell’attività fisica senza investire a fondo perso in abbonamenti in palestra; inoltre, la bicicletta non inquina, e in un momento storico come quello in cui ci troviamo, questo è senza dubbio un elemento di cui tenere conto.
È per questi motivi che saremmo fieri di potervi raccontare in questo post le meraviglie delle incredibili piste ciclabili che attraversano le principali città italiane, rendendole più dinamiche e soprattutto più green, ma purtroppo non possiamo farlo: se nei Paesi del nord Europa la bicicletta è il mezzo di trasporto d’elezione ed è perfettamente integrato nello stile di vita cittadino, l’Italia fatica ad abbracciare questa tendenza. Perfino Milano, una delle città italiane più moderne e all’avanguardia, è tutt’altro che bike-friendly, a dispetto delle piste ciclabili e dei numerosi servizi di bike sharing istituiti negli ultimi anni: nel 2017 il capoluogo lombardo vantava il triste primato di città italiana con il maggior numero di incidenti ai danni di ciclisti.
Anche se messa in questi termini la situazione per i ciclisti italiani può sembrare drammatica, ci sono per fortuna delle città che danno il buon esempio e che investono in infrastrutture pensate apposta per le biciclette.
Vediamo quali sono le città italiane più bike-friendly.
1. Bolzano
Nel capoluogo dell’omonima provincia autonoma del Trentino-Alto Adige tutto iniziò negli anni ‘80, con un percorso ricreativo per biciclette lungo la sponda destra del fiume Isarco. In seguito, la bicicletta è diventata un mezzo di trasporto alternativo su cui investire, anche grazie alla morfologia della città che è attraversata da tre fiumi lungo i quali sono presenti infrastrutture come scuole, centri sportivi e ricreativi. Venne così creata una fitta rete di piste ciclabili che oggi ha raggiunto i 50 km di estensione. Non servono solo le piste ciclabili per rendere una città bike-friendly, ma una forma mentis che privilegia questo mezzo all’automobile: a Bolzano molti parcheggi sono stati “sacrificati” in favore delle piste ciclabili, le zone industriali dismesse sono state riservate alle biciclette e il Comune della città promuove iniziative ricreative, per incentivare l’uso della bici (non solo in città ma anche in provincia), come Bolzanoinbici, Bicicaffè, Officina Mobile, Bicycle Barometer. Oggi a Bolzano, il 29% degli spostamenti medi annui vengono fatti utilizzando la bicicletta.
2. Pesaro
Il progetto di Pesaro è forse uno dei più ambiziosi: l’obiettivo è quello di rendere la città interamente percorribile in bici con una rete di piste ciclabili lunga 180 km. Sono sulla buona strada, visto che ad oggi la Bicipolitana pesarese si estende per 85 km con nove “linee”, ognuna con caratteristiche differenti: la Linea 1 si snoda lungo l’antica cinta muraria, la Linea 2 è vista mare, mentre la Linea 3 segue il percorso del fiume. La bicicletta in questo caso non è solo un mezzo di trasporto comodo ed ecologico, ma un modo per dare nuova vita a zone della città abbandonate a loro stesse, e per creare nuovi luoghi di aggregazione e socialità.
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3. Ferrara
Ferrara è stata una città pioniera per quanto riguarda la ciclabilità. La prima pista risale infatti al 1908, e nel 1995 è entrata a far parte del circuito “Cities for Cyclist”. Non solo piste ciclabile e spazi sottratti alle automobili in favore delle biciclette, ma anche iniziative come C’entro in bici che rende gratuito l’utilizzo di bici pubbliche da parte dei pendolari, campagne per la sicurezza dei ciclisti e per contrastare i furti dei velocipedi, e una lista di meccanici e riparatori sempre pronti ad aiutare in caso di necessità. Tutto questo fa sì che a Ferrara un terzo della popolazione utilizzi quotidianamente la bicicletta per i propri spostamenti.