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10 tradizioni natalizie di cui non conoscevi l’esistenza

10 tradizioni natalizie di cui non conoscevi l’esistenza

Un giro del mondo in 10 tradizioni natalizie che ti lasceranno a bocca aperta

L’abete decorato con addobbi dorati e luci colorate è uno dei simboli del Natale. Prima di essere usato per rappresentare la nascita e l’immortalità di Cristo, l’abete era presente nelle società pre-cristiane e pagane: nell’Antica Grecia era l’albero consacrato alla Dea Artemide, nella religione germanica e norrena era l’albero sacro di Odino, mentre i Vichinghi addobbavano un abete rosso (che ritenevano magico) per celebrare il solstizio d’inverno.

Se quella di addobbare un abete per Natale è una delle tradizioni più conosciute, ce ne sono moltissime altre meno note e molto interessanti che vi lasceranno a bocca aperta. Ne abbiamo scovata qualcuna per voi.
1. Il Krampus, l’incubo dei bambini

C’erano una volta dei contadini che, in periodo di carestia, si camuffavano da diavoli per spaventare i villici e rubar loro le provviste. Un giorno, il Demonio in persona, ne approfittò e si nascose tra le fila dei contadini travestiti: i suoi zoccoli da capro lo tradirono e così venne chiamato San Nicola in persona per sconfiggerlo. Da allora il Krampus, un mostro con gigantesche corna caprine vestito di stracci, “rallegra” le notti del periodo natalizio vagando per le città che un tempo appartenevano all’Impero austro-ungarico in cerca di bambini cattivi da picchiare con il suo bastone. In Trentino Alto Adige, in Austria e in Baviera è tradizione organizzare parate e ricostruzioni della leggenda: San Nicola sul carro cerca di convincere i Krampus a lasciare in pace i bambini, ma al tramonto è costretto ad andar via e i Krampus sono liberi di scorrazzare inferociti per le vie della città.​

2. Decorazioni natalizie inusuali

Qual è la tua festa preferita, Halloween o Natale? Se ami entrambe, c’è una tradizione che potrebbe piacerti: in Ucraina si usa addobbare l’albero di Natale con ragni e ragnatele di carta e plastica. Il motivo? La leggenda narra che una famiglia molto povera non aveva nulla con cui addobbare l’albero: un ragnetto premuroso lo decorò allora con le sue tele lucenti e argentate e, la mattina di Natale, la famiglia si svegliò e trovò l’albero addobbato.


Una sfilata di temibili Krampus. Photo credit: Giulio GMDB via Visual hunt / CC BY-ND

3. Meglio nascondere le scope!

In Norvegia è credenza comune che le streghe e gli spiriti malvagi se ne vadano a zonzo proprio durante la vigilia di Natale; tutti sanno che il mezzo di trasporto preferito dalle streghe è la scopa, ed è proprio per questo motivo che i norvegesi smettono di pulire la casa alla Vigilia e nascondono tutte le scope.

4. È il Tiò de Nadal che “porta” i regali a Barcellona

In Catalogna c’è una tradizione natalizia molto particolare. Le famiglie si procurano un ceppo di legno, il Tiò de Nadal o cagatió, e lo nutrono con frutta e biscotti durante il periodo natalizio in modo che possa espellere i doni per i bambini, che lo prendono a bastonate nel giorno di Natale mentre cantano una canzone per lui. Più cibo gli si dà, più regali ci saranno!


El Tiò de Nadal. Photo credit: Barcelona.cat via Visualhunt / CC BY-ND

5. Chichilaki un albero di Natale unico nel suo genere

In Georgia è tradizione porre accanto al tradizionale albero di Natale un Chichilaki (o Barba di San Basilio) un alberello fatto con trucioli di legno di nocciolo o di noce secondo una tecnica molto antica e che solo pochi artigiani conoscono. L’albero viene addobbato con frutta secca e bruciato all’Epifania, un rito catartico che serve per liberarsi della negatività dell’anno trascorso.

6. Le tradizioni folcloristiche in Abruzzo

In Italia ogni regione ha le proprie tradizioni natalizie. In Abruzzo per esempio, nel paese di Lanciano i festeggiamenti cominciano con il rintocco della Squilla: al richiamo della campana gli abitanti del paese cominciano una processione che rievoca quella che il vescovo Tasso fece alla fine del 1500; la processione è molto suggestiva, poiché i fedeli portano in mano delle candele accese. Nel paese di Tufillo invece, alla Vigilia di Natale viene bruciata una “farchia”, un tronco d’albero alto 20 metri.

 


Il Chichilaki georgiano, detto anche “Barba di San Basilio”

7. Napoli a tavola

Sulle tavole napoletane imbandite per la Vigilia di Natale troneggia il capitone, l’esemplare femmina dell’anguilla. Il capitone viene acquistato vivo e poi cucinato, ed è tradizione mangiarlo la sera del 24 dicembre perché simboleggia il serpente tentatore della Bibbia che viene sconfitto a suon di olio, aglio, limone, pepe e foglie di alloro.​

8.  Prelibatezze dalla Groenlandia

Ci spostiamo decisamente più a nord per scoprire un’altra tradizione culinaria molto interessante. I cibi tipici della stagione invernale in Groenlandia sono il Mattak, pelle di balena cruda con uno strato di grasso, e il Kiviak; quest’ultimo è una prelibatezza a base di uccelli auk (interi, con piume, becco e tutto il resto) inseriti in una carcassa di foca e lasciata a fermentare per almeno 18 mesi. L’ideale per non rimanere senza provviste nel gelido inverno tra i ghiacci. Buon appetito!

Il capitone, il piatto tipico del Natale napoletano

9. Animali “domestici”

Restiamo al nord per parlare dello Jólakötturinn, il temibile gattone del folklore islandese che si aggira per i ghiacci in cerca di persone da mangiare: in particolare, se la prende con coloro che non hanno ricevuto vestiti nuovi per Natale. Lo Jólakötturinn è l’animale domestico della Gigantessa Grýla che vive in una grotta insieme al suo terzo marito Leppalúði; durante il periodo natalizio la Gigantessa si aggira nei villaggi in cerca di bambini cattivi con cui fare golosi spuntini.

10. Spiriti degli antenati: la sauna natalizia in Finlandia

In Finlandia è tradizione fare una bella sauna insieme ai parenti alla Vigilia di Natale. Questa usanza deriva dal fatto che i finlandesi pensano che gli spiriti dei loro antenati vivano nelle saune delle loro case; per questo rendono loro omaggio con una lunga sauna in silenzio e poi escono per lasciare loro il posto.


Sauna finlandese

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