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6 curiosità che forse non sapevi sulla Basilica di San Pietro in Vaticano

6 curiosità che forse non sapevi sulla Basilica di San Pietro in Vaticano

Scopri 6 curiosità sulla Basilica di San Pietro a Roma che ti lasceranno a bocca aperta.

Una delle chiese più antiche di Roma, la Basilica di San Pietro ha una storia millenaria. Sebbene l’edificio, come lo conosciamo oggi, sia stato costruito nel Cinquecento, posa le fondamenta su una basilica romana molto più antica.

Una visita a San Pietro è una tappa imperdibile se si è a Roma. Con una storia contrassegnata da architetti famosi, il cupolone di Michelangelo, le tombe dei papi e un interno ricchissimo e sfarzoso, questo simbolo della Città Eterna non può certo lasciare indifferenti. Se vuoi prepararti in vista del tuo prossimo viaggio, ecco 6 curiosità sulla Basilica di San Pietro che forse non sapevi:

1. È la chiesa cattolica più grande del mondo

La Basilica di San Pietro è una chiesa davvero immensa. Lunga 218 metri, alta 45 metri nelle volte, con la cupola che tocca i 133 metri di altezza, e una superficie complessiva di 23.000 metri quadrati. Nel 1989, il suo status di chiesa cattolica più grande del mondo è stato messo in discussione, con la costruzione della Basilica di Nostra Signora della Pace in Costa d’Avorio. In realtà, si è trattato soltanto di un’azione di marketing e San Pietro mantiene ad oggi il suo primato.

Per comprendere e rendersi conto delle mastodontiche dimensioni di questo edificio, muovendosi lungo la navata si possono notare delle stelle dorate inserite nel marmo: indicano la lunghezza di numerose grandi chiese in tutto il mondo.

2. Sorge sul luogo di sepoltura di San Pietro

Se è vero che la costruzione della Basilica di San Pietro, come la conosciamo oggi, è iniziata nel 1506, è altrettanto vero che le origini della chiesa sono molto più antiche. Infatti, sorge sullo stesso sito in cui l’imperatore romano Costantino ha fatto erigere una basilica cristiana nel IV secolo. Ed è proprio all’epoca romana che si attesta anche la costruzione dell’attigua necropoli in cui, si credeva, fosse stato sepolto San Pietro dopo il martirio.

La necropoli è stata interrata ed è divenuta la base per la chiesa romana. All’epoca, l’altare maggiore è stato fatto coincidere perfettamente con la tomba del santo. Nel corso dei secoli la struttura si è sempre più stratificata, fino a spingere ancora più in basso la necropoli romana. È nel 1940 che iniziarono i primi scavi archeologici per scoprire cosa si celasse sotto l’imponente basilica. Durante le ricerche furono molti i ritrovamenti, uno fra tutti: il luogo di sepoltura dell’Apostolo Pietro.

 

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3. La sua cupola è stata progettata da Michelangelo

Il cupolone non è soltanto l’elemento più scenografico dell’intera basilica, è anche uno dei simboli di Roma. Questa enorme struttura in muratura è stata concepita e progettata da Michelangelo in persona, che lavorò al progetto fino al giorno della sua morte. Il grande artista non riuscì quindi a vedere la sua opera completata, che fu ultimata, anni dopo, da Giacomo della Porta.

Questa enorme struttura è sorretta da quattro pilastri, così grandi da poter contenere al loro interno la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane. Le nicchie del pavimento ospitano gigantesche statue di santi e sante, di cui San Longino scolpito dal Bernini in persona. Un progetto ambizioso che segna il definitivo passaggio dall’architettura rinascimentale al gusto barocco.

4. La “Spina di Borgo” e l’effetto sorpresa

Non soltanto la basilica, altra grande protagonista della simbologia cattolica e della bellezza architettonica è Piazza San Pietro. A ripensare la piazza è stato niente meno che Bernini, che ha lavorato al suo ambizioso progetto tra il 1657 e il 1667. All’epoca, la disposizione delle strade e dei rioni di Roma era molto diversa da come la conosciamo oggi. In particolare, tra Castel Sant’Angelo e Piazza San Pietro si estendeva la così detta “Spina di Borgo”. Si tratta di un assetto urbanistico a forma triangolare, costituito da stradine anguste ed edifici fitti, che impedivano la vista su Piazza San Pietro.

Così, Bernini decise di sfruttare questo particolare assetto urbanistico per creare un effetto sorpresa: un percorso che accompagnasse chi osserva dalla fitta rete di stradine alla grandiosità di San Pietro.

 

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5. Attenzione alle illusioni ottiche!

Tra le curiosità sulla Basilica di San Pietro più intriganti ci sono sicuramente le sue illusioni ottiche. Prime fra tutte, quelle legate al colonnato della piazza. Infatti, le 284 colonne sono state posizionate dal Bernini in modo tale da creare dei giochi prospettici. Muovendosi al loro interno, sembrano avvicinarsi e allontanarsi, mentre, posizionandosi al centro, spariscono tutte dietro una sola. Se invece si guarda verso la facciata, sembra che le colonne abbiano diversi colori, un altro gioco prospettico generato dal modo in cui la luce batte sulle colonne convesse.

Anche il cupolone è protagonista di un gioco prospettico: guardandolo da dietro l’obelisco vaticano, la sfera dorata e le due pietre miliari degli archi formano un triangolo, forma geometrica che rimane sempre uguale da qualsiasi prospettiva la si guardi. Questo dona l’illusione che la cupola in muratura si sposti fra le teste delle statue.

 

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6. Le “Grotte Vaticane”

Una delle curiosità meno note sulla Basilica di San Pietro è che sotto la navata centrale, a tre metri di profondità, sorgono le così dette “Grotte Vaticane”. Nonostante il nome, si tratta in realtà dello spazio che intercorre tra la vecchia basilica, costruita da Costantino, e quella nuova. Questo spazio è famoso per ospitare le tombe di 22 papi e, nella necropoli, la tomba originale di San Pietro. Inoltre, le “grotte” sono ricche di opere d’arte dall’inestimabile valore, tra cui monumenti funebri realizzati da di Cambio, Dalmata e Cavallini.

 

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Bonus: per la sua costruzione è stato usato il marmo del Colosseo

A pensarci a posteriori fa davvero strano, anzi, fa rabbrividire. Ma il rispetto e la valorizzazione dell’arte antica non sono sempre stati riconosciuti. Soltanto nel XVIII secolo, infatti, è tornato l’amore per la civiltà classica e se ne è riconosciuto il valore. Ecco perché, per costruire la Basilica di San Pietro, è stato usato marmo estratto dal Colosseo! Non soltanto, lo stesso materiale è stato utilizzato per la costruzione di diversi edifici del Cinque e Seicento, tra gli altri anche Palazzo Barberini.

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