L’evento più atteso e importante della stagione autunnale è arrivato: viene inaugurato oggi a Parigi il Museo Yves Saint Laurent. Musement rivela 5 cose da sapere sul Museo YSL.
Al numero 5 di Avenue Marceau, nel 16° arrondissement di Parigi, viene inaugurato durante la settimana della moda parigina (dopo diversi mesi di lavoro e grazie a un importante investimento finanziario) il primo museo dedicato a Yves Saint Laurent, uno dei più famosi couturiers del XX secolo. Il museo ripercorre la carriera e le creazioni dello stilista il cui genio creativo ha segnato non solo il mondo della moda, ma la società intera; Yves Saint Laurent ha rotto gli schemi e rivoluzionato l’aspetto delle donne con capi che allora erano considerati esclusivamente maschili. Dopo Coco Chanel, è stato colui che ha osato dare alle donne nuova libertà e più potere attraverso gli abiti: il classico tailleur, il famoso smoking, la camicetta, il trench e naturalmente la sahariana sono solo alcuni degli elementi che hanno contraddistinto la sua opera e che si trovano all’interno del Museo. Prima di visitarlo, ecco cinque cose da sapere sull’incredibile Museo Yves Saint Laurent.
1. Si trova all’interno della prima maison de couture dello stilista
Quella di fondare il Museo YSL al 5 di Avenue Marceau a Parigi non è stata una scelta casuale: infatti è il luogo che ha ospitato la prima maison de couture di Saint Laurent. È la prima volta che un museo dedicato a un couturier viene allestito proprio nel luogo in cui le sue creazioni sono state concepite, progettate e rese reali. Le collezioni tematiche permanenti e le mostre temporanee hanno l’obiettivo di ripristinare il fascino antico e caratteristico della casa; in questo modo il visitatore ha accesso a una sfera particolarmente intima del processo creativo e può esplorare realmente il mondo in cui viveva e creava il grande couturier. È inoltre possibile prenotare una visita privata con accesso esclusivo al di fuori degli orari di apertura.
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2. È in linea con il progetto della Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent
Il Museo YSL ospita i pezzi che la Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent ha raccolto e conservato dalla chiusura della casa di moda nel 2002, quando Yves Saint Laurent decise di posare le matite e gli aghi. È stato Pierre Bergé ad avere l’idea di conservare tutto; non ha mai voluto abbandonarsi alla nostalgia e ha fatto in modo che quei ricordi diventassero progetti: il progetto più importante e ambizioso è stato appunto la fondazione del Museo. La Fondazione conserva 5000 capi di moda (4000 haute couture e 1000 creazioni prêt-à-porter) e 150.000 accessori, disegni, bozzetti preparatori di collezioni e oggetti vari, nonché una collezione di documenti sulla carriera di Yves Saint Laurent.
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3. C’è un’altra sede del museo a Marrakech
I 450 metri quadrati del museo parigino non sono sufficienti per contenere l’intero lascito artistico del grande couturier; Pierre Bergé spiega “È stato naturale trovare in Marocco un’altra sede per il museo dedicato all’opera di Yves Saint Laurent, data l’influenza che questo paese ha avuto sui colori e sulle forme dei suoi abiti”. Il 19 ottobre (due settimane dopo l’inaugurazione del museo YSL a Parigi) un museo YSL a Marrakech aprirà le sue porte: avrà una superficie di 4000 metri quadrati e, oltre alle sale espositive per collezioni permanenti e temporanee, saranno presenti un auditorium e una biblioteca. Il museo si trova in Rue Yves Saint Laurent a pochi passi dal Jardin Majorelle: questo luogo è oggi uno dei siti più visitati di Marrakech proprio grazie all’opera di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé che lo salvarono da un progetto di costruzione alberghiera che prevedeva di radere al suolo il giardino dopo la morte di Jacques Majorelle.
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4. L’importanza di Pierre Bergé
Uomo d’affari, politico impegnato in cause sociali e umanitarie, ma anche mecenate e figura di spicco nella vita culturale francese, Pierre Bergé è stato il compagno di vita di Yves Saint Laurent. Una vita vissuta insieme e un impero costruito insieme: se così non fosse stato, la (loro) storia sarebbe stata diversa. Pierre Bergé ha lavorato duramente per anni e si è impegnato anima e corpo per conservare l’eredità artistica del couturier: la Fondazione, le mostre e ora i due musei dedicati a Saint Laurent. Purtroppo Pierre Bergé non sarà presente all’inaugurazione dei musei poiché ci ha lasciato l’8 settembre.
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5. Nel museo è riprodotto tutto il mondo creativo del designer
La scenografa Nathalie Maninière e l’interior designer Jacques Grange si sono posti l’obiettivo di ricreare l’autentica atmosfera creativa della casa in cui Yves Saint Laurent lavorava quotidianamente, insieme alle sue modelle e con l’aiuto delle sue 145 sarte divise in cinque botteghe. L’obiettivo è stato raggiunto, poiché nei corridoi di questa dimora dall’atmosfera calda ed elegante si riesce a percepire la presenza del grande couturier. Nei saloni sono esposti gli abiti Saint Laurent — tra cui il famoso abito Mondrian — e nello studio sono presenti molti bozzetti e oggetti quotidiani: gli occhiali da vista distrattamente appoggiati sulla scrivania, la ciotola del suo cane Moujik ai piedi del tavolo e la camicetta bianca ripiegata sulla sedia danno l’impressione che lo stilista li abbia lasciati lì per assentarsi un momento dalla stanza. Nel museo inoltre sono esposti i dipinti degli artisti che lo hanno ispirato maggiormente, come Picasso, Van Gogh, Matisse e Mondrian.
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Musée Yves Saint Laurent Marrakech
Rue Yves Saint Laurent
40090 Marrakech, Marocco
Musée Yves Saint Laurent Paris
5 avenue Marceau – 75116 Parigi
da martedì a domenica dalle 11 alle 18; venerdì aperto fino alle 21.
Cover credit: Yves Saint Laurent dans son studio, 1986 © DR