Sogniamo orizzonti lontani e avventure degne di Indiana Jones. Ecco quindi 5 città perdute in Sud America da scoprire e sognare.
Tutti abbiamo sognato almeno una volta nella vita di vestire i panni di Lara Croft o di Indiana Jones e avventurarci nel mondo alla ricerca di reliquie preziose e civiltà perdute. La collocazione di Atlantide è ancora sconosciuta, ma ci sono altri posti che possono soddisfare la vostra voglia di mistero e avventura senza perdere di vista la storia. E se c’è un posto che comprende tutte queste cose, quel posto è il Sud America, la culla delle civiltà Maya, Inca e Azteca, tra le più affascinanti, misteriose e incredibili che ci siano.
Scopriamo quindi insieme 5 città perdute in Sud America.
1. Chichén Itzá, Messico
Cominciamo dalla città perduta per eccellenza che è anche uno dei complessi archeologici più importanti del mondo. Chichén Itzá si trova nella penisola dello Yucatan in Messico e i suoi resti – che comprendono la famosissima piramide di Kukulkan e il Caracol, l’osservatorio astronomico – raccontano la storia della grandissima civiltà Maya e di questa città che, nel periodo di massimo splendore ricopriva un ruolo principale nell’economia delle terre Maya. Ma c’è di più: Chichén Itzá esisteva già prima dell’arrivo degli Itza nello Yucatan e pare che il suo nome precedente avesse a che fare con il numero sette. Il declino della città viene collocato intorno all’anno Mille, anche se la città non fu mai del tutto abbandonata dai suoi abitanti.
2. El Mirador, Guatemala
Ci spostiamo in Guatemala, a El Mirador, una città che si trova nel cuore della giungla e che si sviluppò a partire dal X secolo a.C.. A partire dai monumentali resti giunti fino a noi (che costituiscono uno dei più importanti insediamenti Maya nonché uno dei meno turistici, data la sua posizione che li rende raggiungibili solo attraverso un impervio percorso di trekking), possiamo ipotizzare che El Mirador raggiunse il periodo di massimo splendore fra il III secolo a.C. e il II secolo d.C., che fu abbandonato per diverse generazioni per poi ritrovare un po’ dell’antico lustro in epoca classica dei Maya, prima di essere definitivamente abbandonato IX secolo.
3. Ingapirca, Ecuador
“Ingapirca” in lingua quechua significa “Muro dell’Inca”. Questa città fu il luogo in cui si unirono due civiltà, quella Inca e quella degli indigeni Cañari. Dopo diverse lotte e strategie per assicurarsi la supremazia del territorio, Inca e Cañari decisero di vivere in pace mantenendo ognuno i rispettivi usi e costumi, uniti nella città di Ingapirca caratterizzata dall’imponente osservatorio astronomico fatto costruire per volontà del capo Inca Huayna Capac. A proposito di usi e costumi, è giunto fino a noi il Tempio del Sole, in cima alla cittadella: questi popoli infatti adoravano il sole e la luna e costruivano templi e monumenti nelle zone più alte, in modo da essere il più vicino possibile ai loro dei; inoltre nel tempio veniva preparata una bevanda fermentata che serviva per compiere i rituali religiosi. Ingarpica fu invasa dagli spagnoli nel XV secolo, che ne segnarono la fine.
4. Ciudad Perdida, Colombia
Questa antica città sulla Sierra Nevada è addirittura più antica del Machu Picchu, più antica di 650 anni, per la precisione. Fu scoperta grazie ad alcuni predoni poco accorti che, dopo essersi avventurati lungo un sentiero di gradini di pietra, trovarono una città abbandonata sulla montagna e da lì trafugarono alcune urne e figure in oro che poi vendettero al mercato nero. L’esistenza di Ciudad Perdida venne resa nota nel 1975, ma le tribù indigene come gli Arsario, gli Arhuaco, e i Kogui sostengono di essere sempre stati a conoscenza di questo luogo, credendolo il cuore di un rete di città dei loro antenati. Proprio come Ingapirca, Ciudad Perdida venne abbandonata dopo l’arrivo dei conquistadores spagnoli.
5. Paititi
Concludiamo questo viaggio tra le città perdute del Sud America con quella che forse è la regina delle città perdute, così misteriosa e antica che la sua esistenza è avvolta in un alone di leggenda. Stiamo parlando di Paititi, un regno inca o pre-inca, che si pensa sia esistito in una zona nascosta della foresta pluviale tra Bolivia, Brasile e Perù. Tutto ha avuto inizio dall’interpretazione di alcune testimonianze di viaggio del XVI secolo di diversi esploratori portoghesi e spagnoli; tra queste, spicca anche il resoconto di un missionario, Andrea Lopez, che descriveva una città piena di oro, argento e pietre preziose situata nel cuore della giungla. Tutto questo ha dato vita a moltissime tesi, alcune supportate da storici e archeologi che tuttora stanno studiando il caso perlustrando le Ande in lungo e in largo, altre invece più fantasiose e al limite del complottismo. La storia di Paititi è così affascinante da aver influenzato anche la cultura pop: nel 2018 è infatti uscito Shadow of the Tomb Raider, un capitolo del celebre videogioco nel quale Lara Croft si avventura proprio alla ricerca della città perduta di Paititi.