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5 cose che non sapevi sul Moulin Rouge

5 cose che non sapevi sul Moulin Rouge

Famoso in tutto il mondo per il suo can-can, il Moulin Rouge non ha mai smesso di far sognare i suoi spettatori. Ecco le cinque cose che probabilmente non sapevi sul più grande teatro di cabaret del mondo.

Il Moulin Rouge è una vera e propria istituzione francese, simbolo di Parigi e della Francia della Belle Époque rappresentata nei quadri di Toulouse Lautrec. Quasi 130 anni dopo la sua inaugurazione nel 1889, il Moulin Rouge non ha perso lustro e notorietà. Musement ti svela alcuni dei segreti che si celano dietro le quinte del più grande teatro di cabaret del mondo.

1. Perché il Moulin Rouge è un mulino… rosso?

In passato Montmartre era un piccolo villaggio di campagna, situato su una collina a est di Parigi. Vero e proprio rifugio per artisti in cerca di tranquillità, lontano dal caos e dall’inquinamento della città, questo paradiso coperto di vigneti ospitava numerosi mulini a vento. Tra questi c’era anche il famoso Moulin Rouge che allora non era ancora rosso e che non era ancora un teatro. I ricchi imprenditori Joseph Oller e Charles Zidler, che conoscevano i gusti della borghesia dell’epoca, acquistarono il mulino e fondarono il Moulin Rouge nel 1889. Tutta Parigi accorse all’evento per vedere dal vivo il mitico can-can. I due fondatori scelsero per questo luogo, che sarebbe diventato presto iconico, il rosso, simbolo dell’amore appassionato e dell’erotismo, un colore vivo che si adattava perfettamente allo spirito del luogo e che, soprattutto, era ben visibile anche da lontano! Questo colore veniva reso ancora più appariscente dalle luci elettriche che attiravano la clientela in cerca di allegria e leggerezza nella prima struttura illuminata di Parigi.

 

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2. Al Moulin Rouge lo champagne scorre a fiumi

Lo champagne è la bevanda ufficiale del Moulin Rouge, un simbolo dell’effervescenza di questo luogo così frizzante e festoso. Il Moulin Rouge è inoltre il luogo in cui si consuma più champagne al mondo: i 600.000 spettatori che assistono a uno dei due spettacoli giornalieri in scena 365 giorni all’anno entrano nel teatro reggendo una coppa di champagne e ne consumano altro durante la serata; facendo due conti, sono un bel numero di bollicine! Ma non sono solo lo champagne, gli spettacoli mozzafiato e il suo eccezionale passato a determinare il successo di questo luogo. Se il Moulin Rouge ha raggiunto un record di presenze del 97% rispetto alla capienza totale è anche grazie al valore e all’eccezionale organizzazione di 450 dipendenti nonché alla qualità impeccabile del suo ristorante. Il ristorante del Moulin Rouge propone dei menù che riflettono l’art de vivre alla francese, compresa mezza bottiglia di champagne.

3. La tradizione degli spettacoli che iniziano per “F”

Il Moulin Rouge è stato un cabaret e una sala da ballo, un varietà, un teatro, un café-chantant, un cinema (il più grande d’Europa nel 1935) e al giorno d’oggi viene utilizzato a volte anche come studio televisivo. Ma ciò che lo ha reso famoso in tutto il mondo e che gli permette di mantenere la sua reputazione oggi sono le imperdibili “revue”. Queste produzioni gigantesche hanno vita eccezionalmente lunga, come lo spettacolo del centenario Formidable andato in scena per 10 anni dal 1989 al 1999, e che ha poi ceduto il passo allo spettacolo attuale Féérie. Ogni notte 1000 costumi di piume, paillettes e strass vengono indossati da 60 Doriss Girls, ballerine eccezionali che si esibiscono insieme a una compagnia di altri 80 artisti. Dopo il primo spettacolo Cancan, montato da Doris Haug e Ruggero Angeletti, tutti gli spettacoli successivi hanno avuto dei nomi che iniziavano con la lettera “f” come “Frou-Frou”, “Frisson”, “Fantastic”, “Femmes, femmes, femmes” e ancora oggi è cosi.

4. Il can-can francese, simbolo di leggerezza frivola o strumento per l’emancipazione femminile?

Chi non conosce il can-can francese? Toulouse-Lautrec ha certamente contribuito a rendere celebre questo ballo con i dipinti della leggendaria La Goulue. In questo ballo, tanto breve quanto pieno d’energia, le ragazze si muovono in fila, vestite con spumeggianti gonne lunghe che si alzano a un ritmo frenetico e lasciano intravedere le culotte; spesso è stato percepito come una danza riservata a ragazze dalla morale discutibile per il piacere degli uomini, ma in realtà il can-can era uno strumento utilizzato dalle donne per fare in modo di essere ascoltate e per affermare sé stesse. Sono loro a ballare, senza essere né accompagnate né guidate da un uomo. Inoltre il can-can era un simbolo di libertà ed emancipazione poiché consentiva alle donne e al popolo parigino di umili origini di conquistare la propria indipendenza. Le ballerine hanno il coraggio di provocare e di dare anche un nome a ciascuna delle loro provocazioni: così sono nati “le coup de cul” inventato dalla Goulue, “la cathédrale” per provocare gli uomini di chiesa e « le salut militaire » o « la mitraillette » per provocare i militari.

5. Scandalo al Moulin Rouge

Sapevi che la famosa scrittrice Colette si è esibita al Moulin Rouge, all’inizio del secolo? La grande scrittrice di romanzi è stata anche un’attrice e scatenò un vero e proprio scandalo durante uno dei suoi spettacoli. Nel 1907 si è esibita sul palco nello spettacolo Sogno d’Egitto insieme alla sua amante dell’epoca, la marchesa de Belbeuf nota col nome di “Missy” e autrice dello spettacolo. Alla fine dello spettacolo le due donne si scambiarono un bacio che provocò l’indignazione generale. Lo spettacolo venne cancellato molto presto, ma Colette non si diede per vinta si esibì di nuovo sul palco pochi mesi dopo, in un mimodramma intitolato La Chair durante il quale scoprì il seno come atto di liberazione. La sua esperienza col varietà fu una fonte d’ispirazione, e non un motivo di vergogna o imbarazzo, per la sua carriera di scrittrice (pensiamo ad esempio a La vagabonda, I retroscena del Music-hall, e En tournée).

Se stai programmando di passare una serata di follie al Moulin Rouge tieni conto che dovrai presentarti a teatro circa mezzora prima dell’inizio dello spettacolo e calcola di conseguenza quanto ti ci vuole dalla tua posizione per arrivare alla fermata Blanche della linea 2; la metro sarà aperta anche alla fine del secondo spettacolo, all’una di notte, quindi non ci saranno problemi a tornare indietro con i mezzi pubblici.

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