Il 30 aprile è la Giornata Mondiale del Jazz e noi di Musement vi diamo qualche dritta per festeggiarla come si deve in tutto il mondo.
Ritmo e improvvisazione. Ma anche sale nebbiose nascoste dietro il bancone di una drogheria, un bicchiere di whiskey on the rocks, odore di sigaro, rumore di fiches, e colori chiasso e gente di ogni tipo per le strade di New Orleans.
Si può trovare questo e molto altro nella musica jazz, che si sviluppò agli inizi del XIX secolo proprio a New Orleans grazie alla sintesi di culture e tradizioni presenti in città.
Per celebrare la Giornata Mondiale del Jazz, ecco otto jazz club nel mondo dove immergersi nel ritmo e nella sorpresa continua della musica jazz.
1. Blue Note, Milano
Un punto di riferimento per tutti gli appassionati di jazz della città, e non solo. Sul suo palco si avvicendano artisti di grande spicco provenienti da tutto il mondo che sperimentano ogni tipo e genere di jazz. Questo locale elegantissimo si trova nel quartiere di Isola, una delle zone più cool della città; è possibile cenare mentre si ascolta della buona musica, oppure mangiare un boccone dopo il concerto in uno dei numerosi ristoranti lì vicino.
2. The Carlyle Hotel, New York
Come è facile immaginare, a New York c’è solo l’imbarazzo della scelta quando si tratta di musica jazz: i generi e le tradizioni sono molteplici e ogni quartiere della città vanta locali con peculiarità uniche. Su tutti, quello che desta più curiosità dal momento che unisce sia gli appassionati di musica che quelli di cinema è il Cafè del The Carlyle Hotel che ogni sera offre ai suoi clienti musica live e cabaret. Tra i musicisti ce n’è spesso uno d’eccezione: Woody Allen con il suo clarinetto e la Eddy Davis New Orleans Jazz Band.
3. The Spotted Cat Music Club, New Orleans
Passiamo a un’altra roccaforte del jazz nel mondo, New Orleans. A pochi passi dal mitico French Quarter sorge questo locale che è un grande classico per gli amanti del jazz e del blues. Lo Spotted Cat Music Club è un luogo dall’atmosfera unica, festosa e vivace in puro stile New Orleans dove le performance dal vivo vanno dal Traditional Modern Jazz, dal Blues al Funk al Klezmer e molto altro.
4. Green Mill Cocktail Lounge, Chicago
Parlando di proibizionismo e speakeasy non si può non menzionare il Green Mill Cocktail Lounge di Chicago, fondato nel 1907 e diventato speakeasy negli anno ‘20 contribuendo attivamente ad arricchire la scena jazz durante i primi del ‘900. In questo locale sono banditi i cellulari, un modo per concentrarsi davvero sulla musica e anche di fare un piacevole salto indietro nel tempo
5. Paris Cat Jazz Club, Melbourne
Nei celebri vicoli di Melbourne l’atmosfera si fa parigina al Paris Cat Jazz Club: ogni elemento emana il fascino antico che si respirava nella capitale francese negli anni ‘20 e ’30. Il locale è molto raccolto, con due sale separate che creano situazioni intime perfette per ascoltare il jazz di artisti internazionali.
6. Caveau de la Huchette, Parigi
Dalle atmosfere parigine a Parigi vera e propria. Sul palco del Caveau de la Huchette si sono esibiti artisti del calibro di Sidney Bechet, e vi sono state girate alcune scene del film quasi-premio-Oscar La La Land.
7. Ronnie Scott Jazz Club, Londra
Si tratta di uno dei jazz club più importanti e antichi della capitale britannica. Fu fondato nel 1959 proprio dal musicista da cui prende il nome, Ronnie Scott, e grazie alla sua longevità vanta dei performer di grande spicco: nientemeno che Miles Davis, Chet Baker, Ella Fitzgerald e persino Jimi Hendrix hanno calcato il suo palco. Questo rende genuina l’atmosfera del Ronnie Scott Jazz Club, nonostante sia uno dei più conosciuti e frequentati di Londra, sia dagli abitanti della città che dai turisti.
8. Porgy & Bess, Vienna
Il locale prende il nome dalla commovente opera musicale di Gershwin Porgy and Bess che, con incredibili pezzi blues che hanno fatto la storia della musica, descrive la vita degli afroamericani in un luogo immaginario a Charleston all’inizio degli anni ‘30. Questa sala concerto comprende anche un negozio di musica, una galleria, un ristorante e una sala di registrazione e una delle parti migliori è che si tratta di un’associazione no-profit che cerca di unire il jazz più tradizionale a quello contemporaneo delle nuove correnti europee.