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Il giro del mondo in 9 modi di salutare

Il giro del mondo in 9 modi di salutare

“Paese che vai, usanza che trovi”. Facciamo il giro del mondo con 9 modi per salutare amici, conoscenti e persone appena incontrate.

Si dice “Paese che vai, usanza che trovi”. Se però per scoprire con alcune usanze e tradizioni che distinguono un popolo è necessario aspettare del tempo ed entrare profondamente in contatto con la cultura del luogo, c’è un’usanza con la quale entriamo in contatto in modo immediato, non appena saliamo sul primo taxi, o incontriamo qualcuno in un ristorante, ed è il saluto. Il modo di salutare amici, conoscenti o persone appena incontrate dice molto di noi e della nostra cultura.

Vediamo insieme come ci si saluta in giro per il mondo.

1. Francia, Italia, Portogallo

Queste tre nazioni condividono un saluto molto affettuoso. Quando si incontra un amico o una persona che si conosce, ci si danno due baci sulle guance, in Francia anche tre (e addirittura cinque in Corsica!), mentre quando ci si deve presentare a qualcuno di nuovo basta una semplice stretta di mano. Italiani e portoghesi devono però fare attenzione: i primi infatti vanno da destra verso sinistra, i secondi fanno l’opposto.

2. Sud America e Medio Oriente

Nei Paesi dell’America Latina e del Medio Oriente ci si bacia per presentarsi, anche se non si tratta di un vero e proprio doppio bacio, quanto più di una sorta di “guancia a guancia” e nei Paesi arabi è obbligatorio tra uomini, ma vietato tra un uomo e una donna.

3. Russia

In Russia basta una stretta di mano per salutarsi, purché sia molto, molto vigorosa e non avvenga sulla soglia, ma dentro casa.

4. India

In India invece, la stretta di mano deve essere molto delicata, e non si può dare a chiunque si incontra: possono farlo tra loro solo persone dello stesso sesso, mentre quando si incontra una persona più anziana, la tradizione impone che ci si chini a toccarle i piedi.

5. Giappone

A proposito di inchini, in Giappone ne esistono ben tre che corrispondono a tipi di saluto diverso da usare in occasioni diverse. L’eshaku è un inchino di 15 gradi da usare nelle occasioni informali, il keirei è un inchino di 30 gradi che si usa quando si incontra qualcuno che occupa un gradino più alto della scala sociale, mentre il saikeirei è un inchino profondo che si usa in occasioni speciali e con personalità importanti, come con l’Imperatore.

6. Thailandia, Cambogia, Indonesia

Anche in Thailandia, in Cambogia e in Indonesia si evitano le strette di mano e in generale il contatto fisico tra sconosciuti o conoscenti. La prassi consiste nel salutarsi facendo un inchino con le mani giunte al centro del petto.

7. Malesia

In Malesia ci si saluta in modo molto poetico: si toccano le dita della persona incontrata con entrambi i palmi delle mani e poi si portano le mani al cuore.

8. Nuova Zelanda

In Nuova Zelanda ci si saluta facendo “naso-naso”, mentre il popolo Maori ha un saluto particolare che sia chiama hongi che è un po’ una versione rivisitata del saluto neozelandese: mentre si stringe la mano della persona che si incontra, la si guarda negli occhi e ci si avvicina lentamente finché il naso e la fronte non arrivano a toccarsi. A quel punto si chiudono gli occhi e si sta così per qualche secondo (proprio come fanno i gatti con i loro padroni!).

9. Filippine

Il pagmamano è il tipico saluto che il popolo filippino riserva alle persone più anziane per manifestare rispetto: si avvicina la fronte alla mano della persona che si intende salutare e si preme la fronte contro di essa; questo gesto è visto come una benedizione per chi lo compie, ed è per questo che bisogna chiedere il permesso prima di farlo.

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