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7 riti scaramantici da provare Venerdì 13

7 riti scaramantici da provare Venerdì 13

Scopriamo insieme 7 riti scaramantici da provare per scongiurare la sfortuna durante il temibile Venerdì 13.

In Italia il giorno più temibile è venerdì 17, nella cultura anglosassone invece il giorno più sfortunato è venerdì 13, così come in Spagna e in Sud America. Ma da che cosa viene questa superstizione?

Il venerdì è il giorno in cui, secondo la Bibbia, è morto Gesù, ma l’antico adagio che recita “Nè di venere né di marte ci si sposa né si parte” rimanda a radici pagane: venerdì e martedì sono i giorni che appartengono agli agli spiriti maligni e al Dio della Guerra.

Parlando di numeri invece, sia il 13 che il 17 sono numeri primi, già di per sè dunque solitari e misteriosi. Il numero 13 inoltre è considerato sfortunato in molte culture diverse: nella mitologia scandinava Loki è il tredicesimo semidio che, contrariamente agli altri 12, era malvagio con gli uomini; nella tradizione cristiana invece, Giuda era il tredicesimo commensale di Cristo durante l’Ultima Cena.

La eptacaidecafobia è presente invece solo in Italia e in altri Paesi di origine greco-latina. Nella Grecia antica era tutta una questione di matematica: i seguaci di Pitagora non potevano sopportare il numero 17 poiché si trovava tra il 16 e il 18 che rappresentavano alla perfezione i quadrilateri (4×4 e 3×6). Inoltre, nell’Antico Testamento viene riferito che il diluvio universale cominciò il giorno 17, mentre in latino “VIXI” (perfetto indicativo di vivere traducibile con “vissi, ho vissuto”) veniva incisa sulle tombe ed era l’anagramma del numero VXII (17).

Sono tante però le superstizioni che influiscono (in modo più o meno importante) sulla vita delle persone. Del resto, chi non possiede un amuleto che porta sempre con sé, non ha mai evitato di passare sotto una scala o non ha mai toccato ferro (o legno) per scongiurare qualcosa?

Paese che vai, superstizione che trovi! Ecco quindi 7 superstizioni dal mondo da scoprire in questo, speriamo non troppo sfortunato, Venerdì 13.

1. Toccare Legno

Toccare legno è un gesto che serve per scongiurare la sfortuna, perfetto per scongiurare la sfortuna di Venerdì 13. L’origine di questo gesto scaramantico risale al Medioevo e ha a che vedere con la croce, di legno, su cui fu crocifisso Cristo. Ma anche la tradizione pagana può darci qualche risposta in merito: ci sono infatti molti alberi (come la betulla o il melo) che erano ritenuti sacri dalle popolazioni celtiche e che si credeva ospitassero creature magiche; in inglese infatti l’espressione usata è precisamente “knock on wood” poiché si bussava agli alberi, proprio come si farebbe alla porta di una casa, per chiedere un po’ di fortuna alle fate e agli spiriti.

2. Toccare ferro

In Italia invece il materiale da toccare per scongiurare la fortuna è il ferro. Secondo una leggenda dovremmo questo gesto scaramantico al Fabbro di San Dustano che non si fece ingannare dal Diavolo sotto mentite spoglie che gli chiedeva di ferrargli uno zoccolo; il fabbro prese il Diavolo a martellate fino a fargli promettere di non comparire ovunque vedesse appeso un ferro di cavallo.

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3. Il malocchio

Se pensate di essere vittime di malocchio da parte di qualcuno che vi invidia, potete fare come si fa in Grecia: nelle città e nelle isole greche si usa mettere un occhio di vetro blu dipinto sullo stipite della porta per scacciare il malocchio, ed è frequente vederlo addosso alle persone come accessorio (si trova spesso come ciondolo per bracciali e collane).

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#goodluck #evileye

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4. Henné e semi di papavero

Se per caso avete usato l’henné per tingervi i capelli, vi conviene passare la notte in casa. Quello che può sembrare un ingrediente di bellezza innocuo, può essere in realtà fonte di maledizioni e presagi nefasti: in India, quando una donna usa l’henné per tingersi i capelli, non può uscire di casa al calar delle tenebre perché si pensa che potrebbe attirare gli spiriti maligni. Se però proprio stasera vi aspetta una serata incredibile, il rimedio è cospargersi il capo di semi di papavero che allontanano gli spiriti.

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5. Forbici per sonni tranquilli

Se quello che più temete è dormire male (vi capiamo, lo stress della vita odierna è tale per cui il sonno viene posto in cima alla lista delle priorità) vi consigliamo un rimedio egiziano: potete mettere sotto il cuscino un paio di forbici. Guai però ad andare in giro brandendo le forbici aperte, sforbiciando senza tagliare, o a dimenticarvele aperte da qualche parte poiché tutti questi gesti apparentemente banali attirano la sfortuna come poche altre cose al mondo.

6. Una corona di fiori

Se avete un desiderio in fondo al vostro cuore potete fare alla maniera gallese: oggi, ma anche tutti gli altri giorni, dovete indossare un copricapo fatto con foglie e bastoncini di nocciolo, ed esprimere un desiderio. Non preoccupatevi se non siete particolarmente abili con il fai-da-te, non è necessario che il copricapo sia bello per essere efficiente.

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7. Pietre maledette

Amanti dei gioielli, fate attenzione. Solo per oggi, lasciate nel cassetto i vostri ninnoli con gli opali. Si dice infatti che queste pietre preziose stupende misteriose e affascinanti portino sfortuna. Per questa superstizione dobbiamo incolpare nientemeno che Sir Walter Scott che nel suo romanzo del 1829 Ann of Geierstein attribuisce a un opale la responsabilità della morte di Lady Hermione che, dopo essere stata accusata di essere un demone, muore quando una goccia di acqua santa cade sul suo gioiello di opale.

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