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Galleria dell’Accademia: 6 curiosità che forse non sapevi

Galleria dell’Accademia: 6 curiosità che forse non sapevi

Tra collezioni insolite, opere di Michelangelo e una storia votata all’insegnamento, scopri 6 curiosità sulla Galleria dell’Accademia di Firenze.

La fama della Galleria dell’Accademia di Firenze, museo spettacolare, a Firenze secondo per importanza soltanto agli Uffizi, è indissolubilmente legata a quella del magnifico David di Michelangelo. Eppure, se dovessimo citare cosa vedere all’interno del museo avremmo soltanto l’imbarazzo della scelta. Infatti, tra opere uniche, collezioni insolite e una storia particolare, l’Accademia di Firenze ha tanto da offrire e ancora di più da raccontare.

Ecco quindi 6 curiosità sulla Galleria dell’Accademia di Firenze che forse ancora non sapevi.

1. Aveva uno scopo didattico

Se ti stai chiedendo come mai il nome di questo importante museo sia associato a un’accademia, il motivo va ricercato nella sua fondazione. Infatti, nel 1784, il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena rifondò l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, istituita nel Cinquecento da Cosimo de’ Medici, e vi affiancò una galleria didattica. Lo scopo era quello di fornire agli studenti un luogo dove potessero trovare opere originali o riprodotte da studiare, imitare e da cui prendere ispirazione.

2. Le statue originali

Una curiosità sulla Galleria dell’Accademia abbastanza conosciuta è che il David in Piazza della Signoria è in realtà un calco dell’originale del maestro del Rinascimento, la cui opera in marmo è esposta all’interno della galleria. È invece meno noto che nella galleria si trova il modello originale di un’altra scultura presente nella stessa piazza. Si tratta del Ratto delle Sabine di Giambologna, visibile nella piazza sotto la Loggia dei Lanzi. Il modello originale, in terra cruda, si trova nella Sala del Colosso e stupisce per l’incredibile movimento ricreato dall’artista.

 

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3. Lo spostamento del David

Al David, si sa, piace attirare tutte le attenzioni su di sé, è più forte di lui. Grande spettacolo lo ha dato nell’estate del 1873, quando è stato trasportato dalla piazza all’interno della galleria, per proteggerlo dall’erosione provocata dagli agenti atmosferici. Date le grandi dimensioni della scultura, alta cinque metri e venti centimetri, e la pesantezza del materiale, marmo a tutto tondo, per il trasporto è stata costruita una speciale struttura in legno a scorrimento su rotaie. La manovra durò qualche giorno e ad assistere vennero frotte di persone, ammaliate dal gigante che prendeva posto nella sua nuova dimora.

 

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4. Michelangelo, Michelangelo e ancora Michelangelo

Ma il David non è l’unica scultura di Michelangelo che viene ospitata dalla Galleria dell’Accademia di Firenze. Il museo è infatti l’istituzione in cui si trova la maggiore concentrazione di opere del maestro del Rinascimento. Oltre al David, se ne contano altre sei. Tra queste troviamo le quattro opere degli Schiavi o I Prigionieri, chiari esempi della tecnica del “non-finito”, la Pietà di Palestrina (la cui attribuzione però rimane incerta) e il San Matteo.

5. La collezione di strumenti musicali

Un’altra particolarità della Galleria dell’Accademia è la presenza di un’importante collezione di strumenti musicali. Bizzarra, sicuramente inaspettata in una galleria del genere. Tant’è che si tratta di una delle collezioni più importanti del nostro paese ed è molto interessante. Raccoglie infatti strumenti che provengono dalle collezioni private dei Medici e dei Lorena. Tra questi, anche un violino Stradivari del Settecento.

6. Le tavole a fondo oro

La famosa galleria ospita anche la collezione di opere a fondo oro più vasta al mondo. Le opere sono state realizzate fra il Duecento e i primi anni del Quattrocento, da grandi maestri pittorici quali Giotto, Agnolo Gaddi, Orcagna e il Maestro della Santa Cecilia. Le pale d’altare provengono da importanti chiese fiorentine e sono esempi eccellenti di gotico locale.

 

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