Musement ti porta alla scoperta delle meraviglie del Vaticano.
Roma è una delle città più affascinanti del mondo. Storia, arte e cultura si fondono nella città creando scorci indimenticabili che hanno conquistato anche il cinema – italiano e internazionale: dopo la favola di Vacanze Romane, Roma ha vinto un Oscar con La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, che l’ha scelta un’altra volta per ambientare l’acclamata serie televisiva The Young Pope.
Nella serie, Jude Law che interpreta il giovane Papa Pio XIII, viene ripreso all’interno delle splendide stanze dei palazzi del Vaticano e nella Cappella Sistina, ma in realtà nessuna di queste location è stata davvero utilizzata durante le riprese del film.
La Cappella Sistina e buona parte delle meraviglie di Città del Vaticano sono però aperte al pubblico: Musement ti accompagna alla scoperta delle attrazioni da non perdere quando visiti Città del Vaticano.
La statua dell’Apollo del Belvedere
La bellezza del Dio greco del Sole è rappresentata alla perfezione nel marmo di questa scultura che si può ammirare nel Cortile delle Statue dei Musei Vaticani. Il più bello degli dei greci è raffigurato nudo, con un mantello che dalla spalla destra gli cade sul lato sinistro del busto, nella posa di chi ha appena scoccato una freccia, fiero e regale. Il suo capo è cinto dallo strophium, la fascia ornamentale che simboleggiava la divinità del soggetto. Questa statua è databile entro la metà del II secolo d.C. ed è probabilmente una replica di una statua in bronzo del 320 circa a. C. .
Dettaglio della statua di Apollo del Belvedere
Il Torso del Belvedere
Il Torso del Belvedere si può ammirare nel Museo Pio Clementino nella Sala delle Muse. Il mistero avvolge questa imponente statua di marmo firmata dallo scultore Apollonio: si tratta di un nudo maschile mutilo di testa, braccia e parte delle gambe; risulta quindi difficile stabilire cosa rappresentasse inizialmente. Le ipotesi a riguardo sono molte: c’è chi è convinto che rappresentasse l’eroe greco Aiace Telamonio mentre medita il suicidio in seguito allo sgarbo fattogli da Ulisse, c’è chi sostiene ritraesse Ercole che si riposa dopo aver portato a termine le 12 fatiche, o ancora ci pensa che il torso scolpito fosse quello del ciclope Polifemo. Nonostante sia mutila, la bellezza di questa statua è indiscutibile. Addirittura Michelangelo, colpito dalla perfezione delle sue linee, si rifiutò di restaurarla e di aggiungere le parti mancanti e la usò come come modello per dipingere il corpo di Gesù Cristo nel Giudizio Universale.
Torso del Belvedere; Photo credit: Gaspa via Visual hunt / CC BY
Il Gruppo del Laocoonte
Questo famoso gruppo scultoreo si trova nel Museo Pio Clementino e rappresenta la storia di Laocoonte e dei suoi figli. Questo episodio viene raccontato nel secondo libro dell’Eneide e le sue tinte cupe (e per certi versi addirittura pulp!) lo rendono uno dei più spaventosi e raccapriccianti passi dell’epica greca e latina: Laocoonte, sacerdote troiano, si oppone all’ingresso del cavallo di legno; Atena e Poseidone – che parteggiavano per gli Achei – fanno allora arrivare dal mare due mostruosi serpenti che divorano e affogano prima i suoi due figli, e poi lui. Il terrore di Laocoonte e dei suoi figli si avverte in maniera vivida e suggestiva dalle espressioni scolpite nei loro volti di marmo. Mai mettersi contro la Dea Atena!
Laocoonte; Photo credit: ohsarahrose via VisualHunt.com / CC BY-ND
Le Stanze di Raffaello
Le Stanze di Raffaello prendono il loro nome dagli affreschi che le decorano, dipinti dal grande pittore urbinate e dagli allievi della sua bottega. Le pareti riccamente affrescate di queste Stanze hanno diversi soggetti: alcuni rappresentano la vittoria della cristianità sul paganesimo, altri mirano a esaltare la figura di Papa Leone X, altri descrivono la protezione di Dio nei confronti della sua chiesa e altri ancora celebrano le categorie del sapere. Questi ultimi si trovano nella Sala della Segnatura, in origine destinata a ospitare lo studiolo e la biblioteca del Papa. Uno degli affreschi più celebri – non solo di questa Stanza, ma di tutta la storia dell’arte – è senz’altro La Scuola di Atene che rappresenta i filosofi più importanti riuniti all’interno dello stesso edificio. Questo affresco di Raffaello è un esempio perfetto di prospettiva, e Platone e Aristotele che discutono ne costituiscono il punto di fuga. L’autore ha inserito il proprio autoritratto all’interno del dipinto: riesci a individuarlo?
L’affresco di Raffaello “La scuola di Atene” nella Stanza della Segnatura; Photo credit: Raymond Yee via Visual Hunt / CC BY
Le Gallerie
All’interno dei Musei Vaticani sono presenti tre gallerie contigue che portano alla Cappella Sistina. Ogni galleria è unica nel suo genere ed è caratterizzata da un elemento particolare. Nella prima galleria, detta Galleria dei Candelabri, i soffitti riccamente decorati sono accostati a spettacolari candelabri marmorei che si alternano alle colonne di marmo colorato; la Galleria degli Arazzi invece è tappezzata di arazzi creati artigianalmente utilizzando i disegni di Raffaello e della sua scuola, mentre le pareti della Galleria delle Carte Geografiche sono ornate da mappe che rappresentano le diverse regioni italiane. Queste carte, non solo hanno un valore artistico inestimabile, ma sono anche una testimonianza dei confini geografici del ‘500 e hanno lo scopo di simboleggiare l’unità spirituale dell’Italia.
La suggestiva Galleria delle Carte Geografiche; Photo credit: philippflenker via VisualHunt / CC BY
La Cappella Sistina
Le gallerie decorate fanno da preludio alla visita della Cappella Sistina. Questo luogo sacro ti lascerà senza fiato grazie alla complessità, allo sfarzo e alla bellezza dei suoi affreschi che contrastano con la semplicità dei mattoni rossi che ricoprono la facciata esterna dell’edificio. Fu costruita tra il 1475 e il 1481, all’epoca di papa Sisto IV fu affrescata dai più importanti pittori italiani tra cui Botticelli, Perugino, e Pinturicchio. Come tutti sanno, la volta e la parete sopra l’altare portano la firma di Michelangelo. Questo luogo meraviglioso che ogni anno conta decine di milioni di visitatori, viene tuttora usato dagli esponenti della Chiesa Cattolica durante il conclave.
Fun fact: facendo attenzione si potrà notare che nella Creazione di Adamo, che la raffigurazione degli angeli che sorreggono Dio circondato dal suo mantello formano la sagoma di un cervello umano.
Il celeberrimo affresco “La Creazione di Adamo” di Michelangelo all’interno della Cappella Sistina
La Basilica di San Pietro
Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta del Vaticano con il suo simbolo più importante: la Basilica di San Pietro. Oltre all’iconica cupola, alla Porta Santa, e alla colonnata che caratterizza la sua piazza, al suo interno si possono ammirare opere d’arte come il Baldacchino barocco e la commovente Pietà di Michelangelo, la statua che rappresenta la Madonna che tiene tra le braccia il corpo senza vita di Gesù Cristo.
La Basilica di San Pietro