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Sulle orme di Gaudí a Barcellona

Sulle orme di Gaudí a Barcellona

Diamo un’occhiata a Barcellona attraverso lo sguardo dell’architetto modernista Antoni Gaudí e l’eredità che quest’ultimo ha lasciato nella capitale catalana.

L’inconfondibile stile architettonico di Gaudí consente di identificarne le opere con soltanto uno sguardo. L’artista fu capace di plasmare strutture con materiali nuovi e inusuali, e adottò tecniche come la forgiatura del ferro e la lavorazione della ceramica per realizzare i mitici “trencadís” (applicazioni ornamentali di mosaici), conferendo la propria identità a progetti di natura religiosa e patriottica. Le geometrie e i volumi tipici del genio di Gaudí, così come l’attenzione per il dettaglio, hanno lasciato e lasceranno nei secoli a venire un segno distintivo indelebile su Barcellona.

1. Casa Milà

Casa Milà si trova nel quartiere Paseo de Gracia in via Provenza. Conosciuto anche come “La Pedrera”, questo palazzo fu commissionato a Gaudì da Pere Milà, un imprenditore tessile appartenente alla borghesia catalana. Gaudí decise di usare uno stile naturalistico con forme e simboli fluidi – la stessa facciata è addirittura ondulata. Non perderti la vista dal tetto di Casa Milà!

2. Sagrada Familia

La Sagrada Familia è indubbiamente una delle opere più emblematiche di Gaudí, riconosciuta a livello internazionale come una delle massime realizzazioni del modernismo catalano, ma anche famosa per non essere mai stata completata. Migliaia di persone visitano la basilica tutti i giorni: l’edificio nel complesso è meraviglioso, ma la Facciata della Natività, la simbolica “foresta interna” di colonne e la cripta (dove riposa Gaudí), destano un particolare interesse.

 

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3. Parco Güell

Non potrai lasciare Barcellona senza scattare una foto nel Parco Güell che vanta una delle viste più belle su tutta la capitale catalana. Potrai toccare i “trencadís”, i famosi mosaici gaudiniani incastonati in una panca che si snoda attraverso la piazza principale. Eusebi Güell commissionò il parco a Gaudí, che concepì lo spazio seguendo modelli naturalistici – per questo ci sono così tante rappresentazioni del mondo animale, come la salamandra che si trova vicino all’ingresso.

4. Palau Güell

Il Palau Güell, commissionato dal mecenate di Gaudí, è considerato uno dei primi edifici modernisti al mondo. Inaugurata per l’Esposizione Universale di Barcellona nel 1888, questa residenza signorile nei pressi della Rambla de Barcelona si estende su una superficie di circa 2.800 metri quadrati. La facciata spicca per due opere in ferro battuto a forma di serpenti, una fenice e lo stemma della Catalogna.

 

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5. Casa Vicens

Manuel Vicens commissionò a Gaudí il progetto di Casa Vicens, la sua seconda residenza nel quartiere di Gràcia che, alla fine del diciannovesimo secolo, era una vera e propria cittadina a sé stante. Questo singolare palazzo presenta influenze dell’architettura persiana, bizantina e mudejar, con moltissime ceramiche che evocano lo stile arabo.

 

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6. Casa Calvet

Situata al n. 48 di Casp Street, Casa Calvet ha un design un po’ più conservatore rispetto agli altri edifici di Gaudí, sebbene rechi l’inconfondibile impronta dell’architetto modernista nei materiali utilizzati per costruirla, come il ferro battuto, e nelle forme ispirate alla natura. Al pianterreno si trova un ristorante.

7. Casa Batlló

Casa Batlló sul Paseo de Gracia è uno dei più rinomati edifici realizzati da Gaudí. La famiglia Batlló incaricò l’artista catalano del rinnovo della propria abitazione, per la quale il maestro architetto elaborò un progetto ispirato alla natura e caratterizzato da forme sinuose sulla facciata, sul patio luminoso e sul tetto. Da non perdere è la spettacolare volta che evoca la colonna vertebrale di drago.

 

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8. Collegio delle Teresiane

A pochi passi dal centro della città si trova il Collegio delle Teresiane, uno dei lavori meno conosciuti di Gaudì nonostante la sua evidente bellezza. L’architetto, infatti, subentrò al progetto già in corso d’opera e dovette adattare il proprio stile alla limitata disponibilità economica destinata ai lavori, rispettando comunque l’equilibrio che una scuola religiosa richiedeva. La scuola assolve tuttora alle proprie funzioni.

 

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