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Banksy in 8 opere

Banksy in 8 opere

Scopri alcune delle opere più emblematiche di Banksy, artista iconico della street art.

Chi è Banksy? La sua identità rimane uno dei segreti del mondo dell’arte meglio conservati in assoluto, anche se ormai sembra essere certo che la sua città natale sia Bristol.

Ad oggi è possibile incappare in uno dei suoi murales in numerose città del mondo e durante le aste le opere di Banksy raggiungono prezzi esorbitanti. Per fare i suoi graffiti, Banksy solitamente utilizza la tecnica degli stencil, caratterizzata dall’uso di maschere. Il processo di creazione diventa in questo modo più veloce, uno stratagemma utile dato che la street art rimane ancora illegale in molti paesi.

Le sue opere, impregnate di sarcasmo e critica sociale, non possono lasciare indifferenti. Musement ti porta alla scoperta di 8 delle opere più conosciute di Banksy, l’artista più rappresentativo della Street Art contemporanea.

Balloon Girl / La ragazza col palloncino

Una delle opere più iconiche di Banksy. Si tratta di una serie di graffiti, il primo dei quali è stato realizzato sul Ponte di Waterloo a South Bank (Londra). Nell’opera originale appariva una ragazzina alla quale sta scappando un palloncino rosso a forma di cuore dalle mani. Accanto si poteva leggere la frase “There is always hope” (“C’è sempre speranza”).

Fun fact: nel 2018, durante un’asta da Sotheby’s, una copia dell’opera è stata venduta per 1,04 milioni di sterline. Non appena battuta l’asta è arrivata la sorpresa. Si è infatti attivato un trituratore meccanico nascosto nel telaio che ha distrutto parzialmente l’opera. La nuova creazione è stata ribattezzata Love is in the trash.

Kissing Coppers / Il bacio dei poliziotti

Quest’opera, che raffigura due poliziotti in divisa baciarsi appassionatamente, è apparsa nel 2004 sul muro di un bar di Brighton. Dopo aver subito diversi atti vandalici, il proprietario ha deciso di rimuovere il murale originale, che ha poi venduto all’asta, e di sostituirlo con una copia.

Sweep it Under the Carpet / Mettilo sotto il tappeto

Questa creazione è apparsa per la prima volta nel 2006 in Chalk Farm Road a Londra e un anno dopo a Hoxton Square. Le interpretazioni di quest’opera di Banksy sono molte. Tra le più accreditate quella che vedrebbe il gesto della cameriera di nascondere la polvere sotto al tappeto come un simbolo della riluttanza dell’Occidente ad affrontare i problemi del mondo, come ad esempio l’AIDS in Africa, una tematica particolarmente sentita in quell’anno.

Rage, the Flower Thrower / Il lanciatore di fiori

Una delle opere di Banksy più iconiche e significative. Questa volta il protagonista del graffito ha il viso mezzo coperto e sembra sul punto di lanciare un oggetto contundente. Invece, al posto di un’arma, in mano regge un mazzo di fiori. Il graffito è stato realizzato durante un viaggio in Palestina.

Slave Labour / Lavoro degli schiavi

Per realizzare quest’opera, Banksy ha scelto un muro del negozio Poundland (negozio inglese simile a Euromania) nel quartiere di Wood Green, a nord di Londra. Vi è rappresentato un bambino in ginocchio mentre cuce delle bandiere britanniche. Una delle interpretazioni più accreditate è che si tratti di un’opera di protesta contro i laboratori che sfruttano manodopera minorile per produrre souvenir, e più nello specifico souvenir per il Giubileo di diamante della Regina Elisabetta II. Purtroppo, nel luogo originale, il murale è durato non più di un anno, per poi essere rimosso e messo all’asta, con grande disappunto dei residenti locali.

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Napalm Girl / Napalm

Napalm Girl si ispira a un’iconica fotografia scattata durante la guerra del Vietnam. La foto ritrae dei bambini, fra cui la giovane Phan Thi Kim Phuc, fuggire da un bombardamento al napalm. Nella riproduzione di Banksy, la bambina è accompagnata da Topolino e Ronald McDonald. Come accade per molte altre opere dello street artist, le interpretazioni sono molteplici: queste due figure iconiche della cultura statunitense stanno guidando la bambina verso la salvezza o verso una tragica fine? Si tratta di una critica al capitalismo?

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The Son of a Migrant from Syria / Il figlio di un migrante della Siria

In questo caso, Banksy ha scelto come ambientazione del proprio murale un campo profughi nella città francese di Calais. L’opera rappresenta Steve Jobs (fondatore di Apple e figlio di un immigrato siriano) con in mano un vecchio computer e un sacco della spazzatura con dentro i suoi averi. Un modo per mettere in luce le problematiche dovute alla cattiva gestione dell’immigrazione e allo stesso tempo per porre l’attenzione sui benefici che da essa derivano.

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Show me the Monet / Mostrami il Monet

La reinterpretazione di Banksy di uno dei famosi dipinti della serie Le ninfee di Monet . Oltre al ponte giapponese, l’artista ha aggiunto nell’opera due carrelli della spesa e un cono stradale, simboli di protesta contro l’inquinamento ambientale e gli eccessi del consumismo.

L’opera è stata venduta all’asta da Sotheby’s nel 2020 per 7,5 milioni di sterline.

1 comment

  1. Roberta Clerici says:

    Bellissimo, grazie. Adoro Banksy, ma alcune delle sue opere qui rappresentate ancora non le conoscevo.

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