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10 luoghi insoliti di Roma che ancora non conosci

10 luoghi insoliti di Roma che ancora non conosci

Dalla Zuppiera di Corso Vittorio fino ad arrivare alla cicatrice della colonna di marmo, Roma è piena di luoghi insoliti e poco visitati, posti che ancora non conosci e che non sapevi di voler conoscere.

Sei un assiduo frequentatore della città di Roma e pensi di conoscerla bene? O meglio ancora, sei un fiero abitante di Roma e ti vanti di conoscerla come le tue tasche?

Ebbene, oggi noi di Musement ti sfidiamo con una lista di 10 attrazioni turistiche a dir poco inusuali, luoghi insoliti di Roma poco noti e poco visitati, vediamo insieme quanti ne conosci!

1. La zuppiera di Corso Vittorio

Situata nel piazzale antecedente la Chiesa di Santa Maria in Vallicella, detta anche Chiesa Nuova, la fontana della Terrina (vero nome della zuppiera di Corso Vittorio) è una vera perla rara tra le fontane di Roma. Originariamente posizionata in piazza Campo de’ fiori e successivamente sostituita dalla statua di Giordano Bruno, questa creazione di Giacomo Della Porta veniva spesso usata dai commercianti di fiori, frutta e verdura che popolavano il mercato della piazza, per lavare i prodotti che vendevano, e anche per raccogliere l’immondizia. Quando l’allora Papa Gregorio XV ne venne a conoscenza, incaricò un artista tutt’oggi sconosciuto, di costruire un coperchio per impedire che tali episodi si perpetrassero, dunque i romani con la loro tipica ironia, come reazione all’affronto subito, iniziarono a chiamarla in maniera canzonatoria La Zuppiera. Dopo esser stata sostituita dalla statua di Giordano Bruno, attualmente ancora al centro di Piazza Campo de’ Fiori, solo nel 1924 ha trovato il suo posto dov’è tuttora, di fronte la Chiesa Nuova.

 

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2. Il buco della serratura dell’Ordine di Malta

Se durante le vostre passeggiate romane vi trovaste sul colle Aventino, quasi sicuramente la vostra attenzione verrebbe catturata da una curiosa folla ordinata in fila indiana, di fronte ad un imponente portone chiuso. Dal buco della serratura di quel portone si ha una prospettiva davvero curiosa della stupenda Cupola di San Pietro. È l’edificio del Priorato dei Cavalieri di Malta, e ciò che permette questa splendida visuale è opera del famoso incisore Battista Piranesi, che venne incaricato di restaurare l’edificio nella seconda metà del Settecento.
Anche se la posizione e la potatura delle siepi oltre il portone lascerebbero credere che questa perfetta visuale sia voluta, non ci sono informazioni certe al riguardo, e visto che nessun goffo scatto fotografico attraverso la serratura renderebbe giustizia a questa visuale, non vi resta che fare un salto a sbirciarvi dentro!

3. L’orologio ad acqua del Pincio

All’interno del Pincio, dove troviamo anche una delle terrazze panoramiche più belle di Roma, a Villa Borghese, e precisamente in Via dell’Orologio, troviamo l’unico idrocronometro in Italia collocato all’interno di un giardino pubblico. Questo orologio ad acqua, ideato da padre Giovanni Battista Embriaco nel 1867 e poi posizionato dove si trova attualmente, ovvero all’interno di una fontana progettata dall’architetto svizzero Gioacchino Ersoch nel 1873, venne persino presentato all’Esposizione Universale di Parigi. Il suo funzionamento è assicurato dal getto d’acqua sotto il pendolo, che lo mette in movimento e allo stesso tempo carica anche la suoneria alternando il riempimento di due bacinelle.
Se non ci avete mai fatto caso, con la Primavera appena arrivata è il momento giusto per scoprire il fascino di questo gioiello di Villa Borghese!

 

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4. La Cripta dei Cappuccini

“Quello che voi siete noi eravamo; quello che noi siamo voi sarete”
Questa scritta accoglie i curiosi visitatori della Cripta dei Cappuccini, situata a pochi metri da Piazza Barberini e dall’omonima fermata della metropolitana. La chiesa fu costruita nel 1630 e fu presto occupata dai Frati Cappuccini, trasferitisi dal vicino convento di S. Bonaventura a Fontana di Trevi, che portarono con loro anche i resti dei religiosi defunti. Circa un secolo dopo, successivamente alla realizzazione di una cripta concepita per dare sepoltura ai nuovi defunti e quindi dare una nuova e giusta collocazione alle ossa dei frati che per l’occasione erano stati riesumati, un frate misterioso, forse il frate cappuccino Norberto Baumgartner, decise di utilizzare creativamente le ossa dei defunti per creare ornamenti e disegni su soffitti e pareti.
Lo spettacolo è veramente da film horror, provare per credere!

 

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5. Via Piccolomini

Sulla collina del Gianicolo, tra Via Aurelia Antica e Via Leone XIII, c’è una via panoramica molto particolare: Via Piccolomini. Forse il nome suonerà nuovo a molti di voi, ma questa sorprendente via nasconde un segreto architettonico che produce un suggestivo e particolare effetto ottico. Percorrendo infatti questa strada in direzione San Pietro, noterete uno strano fenomeno: man mano che vi avvicinerete a San Pietro, la cupola invece di apparirvi più vicina sembrerà allontanarsi da voi. Come funziona per la magia, il trucco c’è ma non si vede. Si tratta di un effetto ottico: ai lati della strada, infatti, sono presenti una serie di palazzi che fanno da cornice intorno alla Cupola, che quindi da lontano si staglia. Mentre l’occhio si concentra sulla Cupola in bella vista su Via Piccolomini, man mano che ci si avvicina, superati i palazzi, intorno ad essa rimane solo il cielo di Roma. Il cambio di prospettiva, dunque, confonde l’occhio umano creando questa particolare illusione. Non vi resta che controllare voi stessi.

 

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6. La Casina delle Civette

All’interno del parco di Villa Torlonia a Roma, c’è un museo che sembra uscito da un libro di favole. La Casina delle Civette, questo è il suo nome, fu ideata nel 1840 da Giuseppe Jappelli su commissione del principe Alessandro Torlonia. L’architettura nel corso degli anni si è trasformata, passando da un aspetto rustico ad uno più raffinato, caratterizzato da torrette, porticati e logge. Deve il suo nome alle civette, decorazioni ricorrenti nelle vetrate e nelle maioliche che la compongono (insieme a cigni, fate, pavoni, farfalle, rose e nastri). Mentre all’esterno si intravede un tocco liberty, all’interno invece possiamo trovare ferro battuto, legni intarsiati, decorazioni pittoriche, sculture di marmo e mosaici. Dopo essere stato distrutto una prima volta durante la Seconda Guerra Mondiale e dopo aver successivamente subito ulteriori danni provocati da un incendio, finalmente, grazie a un lungo restauro durato 5 anni, la Casina delle Civette è tornata ad essere uno dei luoghi più affascinanti della città.

 

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7. L’orto botanico

Situato sulla collina del Gianicolo sotto il famoso cannone, a Trastevere, l’orto botanico di Roma è davvero una piacevole sorpresa nel cuore di Roma. Grande circa 12 ettari, l’Orto Botanico ci riserva vedute stupefacenti, con bellezze naturali quali la foresta di bambù, le serre, il giardino roccioso e il giardino giapponese. Oltre a moltissime specie di fiori poi, ci sono anche oltre 340 alberi che hanno più di 100 anni. Insomma, una vera e propria collezione di fiori e piante, in vastissima gamma! Oggi l’orto è di proprietà dell’Università della Sapienza, che lo gestisce in maniera molto meticolosa, e raccoglie le piante secondo criteri scientifici. La Sapienza è inoltre collegata ai giardini botanici di tutto il mondo e mantiene una banca di semi per salvaguardare la flora italiana.

 

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8. La falsa prospettiva del Borromini

A due passi da Campo de’ Fiori e da Palazzo Farnese, nel centro storico di Roma, sorge Palazzo Spada, oggi sede del Consiglio di Stato e dalla galleria che porta il suo nome;e ma deve soprattutto la sua notorietà a un’opera realizzata al suo interno: la Prospettiva Borromini. Quando nel 1632 il cardinale Bernardino Spada acquistò Palazzo Spada dal cardinale Girolamo Recanati Capodiferro, egli decise di avviare dei lavori di ristrutturazione per abbellirlo con decorazioni in stile barocco, dunque, ingaggiò vari architetti, tra cui Borromini. Il cardinale Spada era un vero appassionato di giochi prospettici e proprio per questo diede il via alla realizzazione della galleria prospettica. Borromini, grazie al fondamentale intervento del matematico Giovanni Maria da Bitonto con la sua tecnica della prospettiva solida ristretta, diede alla galleria, profonda poco meno di 9 metri, l’apparente profondità di 40 metri. Come ci riuscì? Convergendo i diversi piani in un unico punto di fuga: realizzò il soffitto leggermente in discesa, il pavimento leggermente in salita, le pareti convergenti e le colonne sempre più piccole man mano che si avvicinano al punto di fuga. Da lasciarci tutti a bocca aperta!

 

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9. Il bunker di Villa Torlonia

Nel bellissimo scenario di Villa Torlonia, nel sottosuolo, a 6 metri di profondità, sorge il bunker antiaereo più importante d’Italia. Fu realizzato nel 1942, per proteggere Benito Mussolini e la sua famiglia. Grazie a un lavoro di squadra di amministrazioni pubbliche e private, è stato possibile riaprire il bunker alle visite guidate, arricchite con materiale inedito proveniente anche da paesi esteri, che consentono una facile lettura della storia di questo luogo. Il bunker era diviso in due ambienti: il rifugio cantina era dotato di doppie porte blindate, di un sistema antigas di filtraggio e rigenerazione dell’aria azionato a manovella, di illuminazione a batteria, di un telefono, un pronto soccorso, un bagno e un letto. Il rifugio del casino nobile invece, più funzionale del primo, fu realizzato nel 1941 per essere più confortevole rispetto al rifugio cantina. In questo ambiente, oggi, è presente una sala multimediale con foto e pannelli molto interessanti. Tutti i locali, inoltre, avevano 1,20 m di cemento armato con un sistema di depurazione e ricircolo dell’aria.

 

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10. La cicatrice della colonna di marmo

Nella zona del Pantheon, sono veramente in pochi a saperlo, c’è una piccola strada che si unisce a piazza Capranica, dove sono tuttora presenti i resti di una colonna sulla quale è ben visibile il segno di un fendente, che la taglia in due. Si dice appartenga alla leggendaria Durlindana, la spada del Cavaliere Orlando (quello che tutti conosciamo come Orlando furioso). La leggenda narra che Orlando tentò di distruggere la colonna, affinché non cadesse in mano ai Saraceni dopo l’agguato di Roncisvalle.

 

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Speriamo che leggendo queste dieci curiosità ti sia venuta voglia di scoprire questi luoghi insoliti di Roma di persona. Facci sapere quante di queste attrazioni già conoscevi e non dimenticare di taggarci nelle tue foto più belle!

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