Da Frida Kahlo a Yayoi Kusama e Rebecca Horn, scopri 13 famose artiste moderne e contemporanee che hanno lasciato una traccia indelebile nel mondo dell’arte.
Quale modo migliore di celebrare la Giornata Internazionale della Donna l’8 marzo se non con un tributo alle artiste più famose che hanno lasciato un segno nel nostro panorama culturale?
Da autrici d’avanguardia a prolifiche pittrici, continua a leggere per scoprire le 13 artiste del XX secolo che hanno cambiato per sempre la storia dell’arte:
1. Frida Kahlo (1907 – 1954)
Frida Kahlo è senza dubbio una delle artiste più famose di tutti i tempi. L’artista messicana viene spesso celebrata in quanto icona femminista e ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte così come nella cultura pop. La sua vita fu breve e travagliata, ma molto intensa e prolifica. Le sue esperienze, specialmente la sua sofferenza, sono state fonte di ispirazione per la maggior parte delle sue opere, in cui cattura sia la sua passione che il suo dolore. I dipinti di Frida Kahlo, molti dei quali autoritratti, hanno uno stile facilmente riconoscibile grazie all’uso che l’artista fa dei colori per esprimere le proprie emozioni. Con più di 4.9 milioni di menzioni al 2023, Frida Kahlo è anche l’artista donna più instagrammata di sempre.
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2. Yayoi Kusama (1929)
Una pioniera dell’arte femminista, della pop art e del minimalismo, Yayoi Kusama ha probabilmente influenzato l’arte di Andy Warhol, Damien Hirst e molti altri. L’artista giapponese, appassionata di pois, ha portato la sua visione artistica nel mondo della pittura e scultura, ma anche con istallazioni e performance. Kusama, artista d’avanguardia, è riconosciuta a livello internazionale e ha ricevuto numerosi premi, sia in Giappone che all’estero. Le sue opere possono essere ammirate al Yayoi Kusama Museum di Tokyo.
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3. Louise Bourgeois (1911 – 2010)
L’artista franco-americana è conosciuta per le sue enormi sculture e istallazioni. Durante il corso della sua lunga carriera, Bourgeois ha esplorato tematiche diverse, tra cui la vita domestica, la famiglia, la sessualità e il corpo, così come la morte e il subconscio. L’artista è diventata una figura di riferimento del movimento femminista degli anni Settanta. Una delle sue opere più famose, Maman, una scultura di un ragno gigante alto più di 9 metri, è parte della collezione del Guggenheim Museum di Bilbao.
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4. Georgia O’Keeffe (1887 – 1986)
Considerata la “madre” del Modernismo Americano, il lavoro di O’Keeffe appartiene alla corrente artistica del precisionismo, uno stile caratterizzato da attenzione ai dettagli e precisione nella pittura. L’artista si riconosce per il suo distintivo individualismo ed è rinomata soprattutto per i suoi dipinti di fiori e grattacieli (questi ultimi in precedenza venivano dipinti soltanto dagli uomini!). Fra i suoi tanti riconoscimenti ricordiamo che fu la prima artista donna a cui venne riconosciuta una retrospettiva al MoMa, nel 1946.
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5. Marina Abramović (1946)
Colei che si è autoproclamata “la nonna della performance art” è diventata un punto di riferimento per l’arte e per il femminismo, fin dall’inizio della sua carriera negli anni Settanta, diventando una delle artiste più famose di tutti i tempi. In tutte le sue creazioni, l’artista serba esplora i limiti del suo stesso corpo, spesso entrando in relazione con il pubblico. Alcune delle performance di Marina Abramović, come Rhythm 0 o The Artist Is Present, contano milioni di visualizzazioni su YouTube e sui social network.
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6. Tracey Emin (1963)
L’artista concettuale inglese è conosciuta per i suoi lavori autobiografici e provocatori, in cui rivela dettagli estremamente intimi della sua vita. Due delle opere di Tracey Emin più acclamate sono Everyone I Have Ever Slept With (“Tutte le persone con cui sono stata a letto”) e My Bed (“Il mio letto”). Quest’ultima, esposta alla Tate Gallery di Londra nel 1999, fu venduta all’asta nel 2014 per 2,2 milioni di sterline. Oltre alle istallazioni, l’artista eccelle in diverse aree, come la scultura, il disegno e la fotografia.
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7. Niki de Saint Phalle (1930 – 2002)
L’artista franco-americana fu al tempo stesso pittrice e scultrice. Le sue opere più famose sono senza dubbio le raffigurazioni delle Nanas: sculture che mostrano figure di donna dai tratti colorati e voluttuosi, caratterizzate da tratti sessuali fuori misura. Il termine “Nana” viene dal francese e rappresenta la donna moderna, sicura di sé ed erotica. Nella metà degli anni Sessanta, Niki de Saint Phalle anticipò il diffondersi dei movimenti femministi con il suo slogan “All power to the Nanas” (“Tutto il potere alle Nanas”). Le opere di Niki de Saint Phalle possono essere ammirate, fra gli altri posti, allo Sculpture Mile di Hannover e al Museo di Arte Moderna a Nizza. In provincia di Grosseto, a Pescia Fiorentina, sorge invece il Giardino dei Tarocchi, parco artistico realizzato da Niki de Saint Phalle e aperto al pubblico nel 1998.
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8. Cindy Sherman (1954)
Nonostante l’artista americana abbia inizialmente indirizzato i propri studi verso la pittura, ben presto si innamora della fotografia. Cindy Sherman è meglio conosciuta per i suoi autoritratti fotografici e per le sue interpretazioni, in cui spesso altera la sua immagine con trucco, parrucche o costumi per rappresentare dei nuovi personaggi. Nelle sue opere, Sherman cerca di mettere in discussione l’influenza dei media sugli individui e sull’identità collettiva. La sua serie più famosa, Untitled Film Stills, è stata acquistata nel 1995 dal MoMA di New York per 1 milione di dollari.
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9. Barbara Kruger (1945)
L’artista concettuale americana ha sperimentato con tecniche tessili nei primi anni del suo percorso artistico, ma oggi è nota soprattutto per il suo lavoro fotografico. Le opere di Barbara Kruger non solo possono esser ammirate in musei e gallerie, ma anche su cartelloni pubblicitari, stazioni ferroviarie e in altri spazi pubblici. Le sue fotografie in bianco e nero, solitamente con messaggi politici e sociali scritti in lettere bianche su sfondo rosso, si stanno diffondendo su Instagram come una tempesta.
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10. Jenny Holzer (1950)
Diffondere idee e parole in spazi pubblici, che diventano così anche spazi espositivi, è la principale caratteristica del lavoro di quest’artista concettuale. Nelle sue opere, Jenny Holzer spesso tematizza problematiche sociali inerenti alla politica, alla guerra, al sesso, al femminismo e alle strutture di potere in generale. Una delle sue creazioni più famose è Truisms, degli anni Settanta, una serie di frasi, corte e concise, sotto forma di poster anonimi che sono stati affissi su palazzi, muri e cancelli della Lower Manhattan. In seguito, Holzer ha amplificato la visibilità dei poster usando strisce di luci LED, panchine, sticker, T-shirt, così come usando internet e i social media.
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11. Lee Krasner (1908-1984)
Una delle più famose artiste statunitensi di avanguardia. Krasner si approccia all’arte con una formazione accademica, piuttosto rigida e basata sull’illustrazione dal vero. Negli anni Trenta, però, si avvicina alle avanguardie fino ad entrare in contatto con l’Espressionismo astratto, corrente di cui è una delle massime esponenti. Krasner mette la poetica della “liberazione del segno” al servizio della causa femminista, fino a diventarne un’icona negli anni Settanta, in parte anche a causa della sua relazione turbolenta con Jackson Pollock. Fondamentale nelle sue opere è la relazione con la natura, in cui la figura della donna si colloca, sebbene silenziosa, come fondamentale agente di equilibrio. Tra le sue opere più famose ricordiamo Prophecy, 1956, Icarus, 1964, e Night Creatures, 1965.
12. Bridget Louise Riley (1931)
Questa famosa pittrice inglese è stata tra le inventrici della corrente artistica della Op Art, un movimento di arte astratta che gioca con le illusioni ottiche. Le sue opere sono così ambite da raggiungere prezzi davvero esorbitanti. Nel 2008, infatti, il suo dipinto Chant 2 è stato venduto per $5.1 milioni, rientrando tra i quadri di artiste viventi più costosi al mondo. L’artista è nota soprattutto per le sue opere in bianco e nero, per il largo uso di figure geometriche e per il senso di movimento dei suoi quadri. Alcune delle sue opere possono essere osservate alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e al MoMa di New York.
13. Rebecca Horn (1944)
Questa scultrice, regista e performance artist tedesca ha ottenuto nel corso degli anni una fama internazionale. Il suo tratto distintivo sono le estensioni corporali di cui fa uso durante le sue performance. Tra le sue opere più note c’è sicuramente Einhorn (Unicorno), un’opera di body extension utilizzata durante una performance da una donna mentre cammina in campagna, e Finger Gloves, dei guanti con delle lunghissime estensioni delle dita. In Italia l’artista ha realizzato due famose opere site-specific in Piazza del Plebiscito a Napoli e attorno alla Chiesa S. Maria al Monte dei Cappuccini di Torino.
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