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Galleria Borghese: come saltare la fila e altri consigli utili per la tua visita

Galleria Borghese: come saltare la fila e altri consigli utili per la tua visita

Gallera Borghese è uno dei musei più belli del nostro Paese. Ecco quindi alcuni consigli per rendere la tua visita più facile e indimenticabile.

La Galleria Borghese è uno dei musei più belli d’Italia, forse addirittura del mondo. Insieme a luoghi come gli scavi di Pompei e i Musei Vaticani, custodisce opere fondamentali del patrimonio artistico italiano. Dobbiamo questa collezione ricchissima al cardinal nepote Scipione Caffarelli Borghese che, con l’ascesa di Paolo V Borghese al soglio pontificio, cominciò un’intensa acquisizione di opere d’arte (spregiudicata, talvolta non del tutto ortodossa) che lo portò a diventare il più importante collezionista della sua epoca. La sua collezione vantava alcune opere giovanili di Caravaggio, opere di Raffaello, sculture antiche, e il giovane Gian Lorenzo Bernini eseguì per il cardinale le celeberrime sculture che ancora oggi si possono ammirare a Galleria Borghese, come il Ratto di Proserpina, il David, l’Apollo e Dafne.

La Galleria Borghese è sicuramente una tappa fondamentale di ogni viaggio nella Città Eterna.

Scopriamo insieme come rendere questa visita facile e indimenticabile.

Prenota in anticipo i tuoi biglietti

Per visitare la Galleria Borghese è obbligatorio prenotare. Coloro che hanno diritto all’ingresso ridotto o gratuito (ridotto: cittadini fra i 18 e 25 anni dell’Unione Europea; gratuito: under 18, studenti, insegnanti, etc etc…), dovranno comunque prenotare in anticipo e pagare i costi di prenotazione (2€). Vi consigliamo di prenotare una visita guidata per non perdervi nulla di tutto quello che c’è da vedere alla Galleria Borghese.

Ingressi speciali per un museo speciale

Per promuovere il suo patrimonio la Galleria Borghese ha istituito dei turni infrasettimanali e festivi per visitare il museo gratuitamente (sempre con prenotazione obbligatoria, pagando i costi di servizio). Potrete visitare gratuitamente Galleria Borghese gli ultimi 3 turni di ogni secondo mercoledì del mese (turni delle 13.00, delle 15.00 e delle 17.00) e domenica 3 novembre e domenica 1 dicembre.

Una notte al Museo

Se volete passare una serata fuori dal comune, all’insegna dell’arte e della cultura, allora non perdetevi l’apertura serale del giovedì dalle 19.00 – 21.00 (ultimo ingresso ore 19.00).

Viaggia leggero

È obbligatorio depositare al guardaroba al piano seminterrato del Museo borse, zaini, passeggini o carrelli, ombrelli, selfie stick o qualunque altra cosa il personale di sorveglianza riterrà troppo ingombrante o pericoloso, per gli altri visitatori del museo e per le preziosissime opere d’arte che ospita.

Il Parco

Durante un viaggio, spesso le visite dei musei vengono programmate durante le giornate di brutto tempo. Se di solito è sicuramente una buona prassi, nel caso di Galleria Borghese, vi consigliamo invece di approfittare di una splendida giornata di sole; si trova infatti all’interno di uno splendido parco che si trova appena fuori dalla Porta Pinciana all’interno della quale è situata la Galleria. Questo parco è l’ideale per rilassarsi prima o dopo la visita e, magari, visto che è vietato portare cibo e bevande al museo, per fare un picnic con una fetta di pizza rossa o un trapizzino.

I piani

La Galleria Borghese costituita da diversi piani, ognuno ospita una parte differente della collezione. Al piano terra ci sono, tra le altre, le celebri sculture di Paolina Bonaparte, Apollo e Dafne, e l’Ermafrodito; al primo piano ci sono invece dipinti, come quelli della scuola ferrarese. Al terzo piano c’è inoltre un deposito su due livelli concepito come una vera e propria quadreria, una sorta di seconda pinacoteca dove sono custoditi circa 260 dipinti che non trovavano spazio nelle altre sale; tra questi, la Madonna con Bambino di Scipione Pulzone, una Venere su fondo nero di Baldassarre Peruzzi, una grande tela di Lavinia Fontana appartenuta al cardinale Scipione Borghese raffigurante Minerva in atto di abbigliarsi, e alcune tele dei Carracci.

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