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I 10 paesi d’Europa dove il Natale è una cosa seria

I 10 paesi d’Europa dove il Natale è una cosa seria

Quali sono i paesi in Europa dove si vive appieno lo spirito natalizio? Per scoprirlo, dai un’occhiata alla nostra ricerca

Il Natale nel nostro continente è davvero un periodo magico! Vin brulè, neve, mercatini di Natale, presepi scenografici, dolci, musica, luci e decorazioni sono soltanto alcuni degli elementi che rendono questa festa tanto speciale. Ma quando pensi allo spirito natalizio, quali paesi ti vengono in mente? Pensi di sapere quali siano gli stati europei che amano di più il Natale?

Noi di Musement abbiamo deciso di scoprirlo e abbiamo condotto una ricerca per rivelare, per ogni paese d’Europa, con quanta intensità si vive questa festa. Per farlo, abbiamo analizzato il volume medio di ricerca su Google di 10 termini inerenti il Natale, in 41 paesi d’Europa.*

Ecco quindi la classifica dei 10 paesi in cui vivere appieno lo spirito natalizio e le loro tradizioni:

1. Norvegia

La Norvegia si classifica come il paese europeo con il maggiore spirito natalizio. Città come Oslo e Tromsø sono caratterizzate da mattine fredde, paesaggi cristallini, luci e candele. Le tradizioni natalizie norvegesi sono ispirate dai suoi paesaggi e affondano le radici nella religione pagana.

Il Natale qui si celebra la notte del 24 dicembre, la tradizionale Julaften, momento in cui tutta la famiglia si riunisce per cenare insieme e scambiarsi i regali. Dimenticati di Babbo Natale, è Julenissen a portare i doni, un piccolo folletto. Un’altra curiosità è che l’albero di Natale nelle case norvegesi solitamente non compare prima del 23 dicembre, il giorno del Lille Julafen, dedicato a decorare l’albero in famiglia e a preparare i tanto amati biscotti natalizi.

Fare i biscotti insieme alla famiglia è un’antica tradizione norvegese, dove in ogni casa ne vengono preparati almeno 7 tipi diversi! La scelta varia a seconda delle preferenze, ma tra i biscotti più popolari ci sono i pepperkaker, krumkaker, Fattigmann, Kokosmakroner e Berlinerkranser.

2. Germania

Non solo regali, addobbi e piatti tipici, le tradizioni natalizie tedesche sono davvero tante! A partire dal calendario dell’avvento, la cui origine risale alla metà del XIX secolo, quando le famiglie tedesche dipingevano con il gesso 24 strisce sul muro o sulla porta, da cancellare una al giorno fino all’arrivo del Natale. Non c’è quindi da stupirsi se sulla facciata del municipio di Gengenbach, pittoresca cittadina tedesca, si trova il calendario dell’avvento più grande del mondo. Ma esiste anche la corona dell’avvento, composta da pigne, bacche, fiori secchi e quattro candele, a rappresentare le quattro settimane che precedono il Natale.

Anche la tradizione culinaria natalizia non delude. Tra le bevande, immancabile il vin brulè (Glühwein), dolce, caldo e speziato. Ma anche il Feuerzangenbowle, bevanda natalizia molto forte e scenografica, che aggiunge al vin brulè una zolletta di zucchero impregnata di rum e infiammata. Tra i dolci, invece, grandi protagonisti sono i Lebkuchen, morbidi biscotti speziati che sanno proprio di Natale.

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3. Austria

In Austria a portare i doni non è Babbo Natale, ma il Bambin Gesù e, per assicurarsi che non sbagli casa, i bambini bruciano le loro letterine nel camino per far avverare i desideri. Ma esistono anche altre due figure molto importanti nella tradizione natalizia austriaca: San Nicola e il Krampus. Mentre il primo è una figura amichevole che porta doni e dolci ai bambini buoni, il secondo è il malvagio demone del Natale, che compare ad ammonire i bambini che si sono comportati male. Ed è davvero terrificante!

In alcune regioni del paese esiste anche una forte cultura del presepe. Nel Salisburghese, per esempio, durante le feste vengono mostrati al pubblico i presepi di famiglia, delle vere e proprie opere d’arte dalla caratteristica ambientazione regionale. E per quanto riguarda la tipica cena di Natale, è probabile che sulla tavola di una famiglia austriaca si possa trovare carpa alla griglia o oca ripiena.

4. Regno Unito

Dal tipico dolce natalizio al messaggio della Regina il giorno di Natale, esistono tutta una serie di tradizioni uniche e caratteristiche nel Regno Unito. Per esempio, nel periodo che precede il 25 dicembre è tradizione andare a teatro a vedere una pantomima. Spesso ispirata alle fiabe, una pantomima include canzoni, farse e danze. Per quanto riguarda la tradizione culinaria, durante tutto dicembre è tradizione mangiare una mince pie, un tortino di carne macinata con frutta secca e spezie. Immancabile anche il Christmas pudding, il famoso budino di Natale, generalmente cucinato sei settimane prima del grande giorno, composto da frutta secca, pan grattato, zucchero di canna e brandy.

Il 25 dicembre i segna posto sul tavolo sono dei tubi di cartone noti come Christmas Crackers. Per scoprire cosa si nasconde all’interno, il tubo viene tirati da entrambi i lati per farlo scoppiare, rivelando piccoli doni, scherzi o una corona di carta. Un altro momento molto importante della giornata è il messaggio della Regina: le famiglie si riuniscono davanti alla tv per ascoltare le sue parole di speranza verso l’anno nuovo. Ma il divertimento non finisce qui! Il giorno dopo, conosciuto come Boxing Day, è un’altra buona occasione per ritrovarsi in famiglia, mangiare gli avanzi del giorno prima e giocare con i giocattoli nuovi. Durante il Boxing Day si tengono anche numerosi eventi sportivi, mentre città come Londra, Manchester e Liverpool diventano il paradiso dello shopping, con tanti sconti e offerte.

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5. Danimarca

A Copenaghen, come nel resto della Danimarca, le cose si fanno in grande! Il periodo festivo inizia ufficialmente il primo venerdì di novembre, il J-Dag, giorno in cui la birra natalizia Tuborg (Julebrygg) arriva sul mercato. Ma non è l’unica bevanda protagonista delle feste. Non c’è Natale che si rispetti senza gløgg, il vin brulè perfetto per combattere il freddo invernale.

Per quanto riguarda le decorazioni natalizie, protagoniste indiscusse sono le candele, una parte molto importante del famoso hygge danese. Queste non vengono usate soltanto per decorare l’albero di Natale. Le kalenderlys, molto popolari in Danimarca, sono contrassegnate da 24 numeri e, ogni giorno a partire dal 1 dicembre, viene bruciata la parte corrispondente della candela fino ad arrivare al Natale.

La grande cena di Natale, come in molti altri paesi d’Europa, si celebra il 24 dicembre, ed è un vero e proprio evento. Oltre a tanti piatti deliziosi, in tavola non può mancare la risalamande, un budino di riso con salsa alle ciliegie e all’interno una mandorla. Tradizione vuole che chi trova la mandorla riceverà un dono in più. Anche i regali vengono aperti il 24 dicembre ma, prima di farlo, è consuetudine tenersi per mano e ballare intorno all’albero intonando canti natalizi.

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6. Paesi Bassi

Nonostante si debba aspettare la fine del mese per festeggiare il Natale, in Olanda i festeggiamenti iniziano prima. Il 5 dicembre, infatti, la notte prima del compleanno di Sinterklaas, si festeggia la Pakjesavond. Proprio durante questa notte speciale, Sinterklaas porta i doni ai bambini in grandi sacchi di juta. Questo periodo è anche il sogno di chi è goloso, tra biscotti kruidnoten e tanta cioccolata.

Molte famiglie allestiscono l’albero di natale proprio dopo l’arrivo di Sinterklaas. Per quanto riguarda le decorazioni, lo stile rustico e casalingo è particolarmente apprezzato, con rami di pino, pigne, luci, palline di Natale, candele e ghirlande appese alla porta di casa.

In Olanda si festeggia anche Santo Stefano, un altro giorno per stare insieme a chi si ama, fare giochi di società e mangiare piatti della tradizione. Questa è anche un’ottima occasione per finire tutti i deliziosi avanzi del giorno prima.

7. Irlanda

Nonostante l’Irlanda condivida molte celebrazioni natalizie con la vicina Gran Bretagna, alcune tradizioni sono uniche di questo paese. Ad esempio, durante la notte della vigilia di Natale si usa mettere una candela alla finestra, un gesto simbolico che indica la via a chi ha bisogno di riparo e che, nella tradizione, vuole dare il benvenuto a Giuseppe e Maria. E mentre di solito si lasciano latte e biscotti per Babbo Natale, in Irlanda l’usanza è leggermente diversa. Le famiglie irlandesi, infatti, sono solite regalare una pinta della loro amata Guinness, per rendere il lavoro di Babbo Natale un po’ più leggero.

Un’altra storica tradizione irlandese è la Wren Boys Parade, che si celebra a Santo Stefano in numerose località, tra cui Sandymount, quartiere di Dublino. Dalle origini antiche, la tradizione consiste nell’andare a caccia di uno scricciolo (al giorno d’oggi finto) e metterlo sopra un palo decorato. La folla, vestita con abiti in paglia, celebra lo scricciolo e sfila per la città.

8. Belgio

In Belgio l’inizio del periodo natalizio è segnato da alcuni eventi importanti: l’apertura dei mercatini di Natale e la decorazione dell’albero festivo. Da quel momento, tutto il paese si mette in moto per sfoggiare tutto il suo spirito natalizio. I birrifici vendono le loro birre speciali, i supermercati riempiono gli scaffali di panpepato e le panetterie sfornano il cougnous, un pan brioche con corallini di zucchero.

In Belgio non esiste soltanto Babbo Natale, anche qui infatti si rende omaggio a San Nicola il 6 dicembre. Questo giorno di festa è particolarmente amato dai bambini. Alla vigilia di San Nicola, poco prima di coricarsi, i bambini mettono le scarpe davanti al caminetto, preparano un bicchiere di latte e biscotti per il santo e una carota per il suo asinello. Se per tutto l’anno si sono comportati bene, allora al loro risveglio troveranno doni e dolcetti, come gli speculoos, biscotti speziati della tradizione belga, ma anche cioccolata e arance.

Vigilia e Natale sono dedicati alla famiglia. Di solito, durante pranzo e cena, vengono inclusi tre piatti principali. Molto amata è la “tripe à l’djotte”, una particolare salsiccia, e la “boukète”, una frittella guarnita con uva o mele. Per dessert, immancabile è il tradizionale tronchetto di Natale. Poi si passa allo scambio dei doni, secondo tradizione fatto la notte del 24 dicembre.

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9. Svizzera

Proprio come Olanda e Belgio, in molti cantoni della Svizzera si festeggia San Nicola, il 6 dicembre. Mentre lui premia i bambini buoni, con dolci e arance, il suo compagno malvagio, Père Fouettard, è incaricato di dare una lezione a chi si è comportato male durante l’anno.

Quattro settimane prima del Natale, in Svizzera si ama celebrare l’avvento. Per tradizione, i bambini aprono ogni giorno una casella del calendario dell’avvento e ci trovano dentro un cioccolatino. Esiste anche l’usanza di accendere una candela sulla corona dell’avvento ogni domenica precedente il Natale.

Per quanto riguarda il menù, salmone, tacchino e foie gras sono piatti molto popolari. Ma nulla batte la Fondue Chinoise, vera protagonista del pranzo di Natale.

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10. Svezia

L’ultimo paese della classifica è un altro paese scandinavo, la Svezia. Qui le persone sono davvero innamorate del Natale, e con tutte le tradizioni natalizie che ci sono la cosa non sorprende affatto! Si inizia la prima domenica dell’avvento, quando la prima candela viene accesa sulla corona dell’Avvento, iniziando il conto alla rovescia al Natale. Ovviamente è molto celebre anche il calendario dell’avvento, in cui aprire una casella al giorno per 24 giorni.

Il 13 dicembre si celebra Santa Lucia. Da tradizione, le ragazze indossano abiti bianchi e portano candele (finte) sul capo, per poi intonare canti di Natale…praticamente ovunque! A scuola, in chiesa, negli uffici, nelle case di riposo…

Anche la decorazione dell’albero di natale è un rituale molto amato a cui si dedica tanto tempo. La cena di Natale si tiene il 24 dicembre, in cui si usa mangiare uno smörgåsbord, un pasto a buffet tipico dei paesi scandinavi. Il buffet offre patate, insalate, polpette svedesi, salmone affumicato, aringhe, pane all’uvetta e tanto altro ancora.

Vuoi scoprire con quanta intensità viene vissuto il Natale negli altri paesi d’Europa? Dai un’occhiata alla nostra mappa.

*Metodologia: Per realizzare lo studio sono stati utilizzati i dati del volume di ricerca su Google di 10 termini natalizi nelle rispettive lingue dei 41 paesi analizzati (media delle ricerche mensili di ottobre, novembre e dicembre 2020**). I termini di ricerca utilizzati sono stati: albero di Natale; decorazioni natalizie; canzoni di natale; calendario dell’avvento; film di natale; luci di natale; regali di natale; presepe; mercatini di natale; biscotti di natale. Per affinare i risultati, le ricerche medie mensili sono state divise per il numero di abitanti in ciascun paese e, successivamente, è stato calcolato il volume di ricerca per 100.000 abitanti. Infine, per standardizzare i risultati, a ciascun paese è stato assegnato un punteggio da 0 a 100 per ciascuno dei termini di ricerca, utilizzando la seguente formula di normalizzazione: Punteggio = (x-min (x)) / (max (x ) -min (x) ) * 100

** Per il termine “mercatini di natale” sono state analizzate le ricerche medie mensili di ottobre, novembre e dicembre 2019, poiché molti eventi sono stati cancellati nel 2020 a causa della pandemia.

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