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Bernini in 6 sculture

Bernini in 6 sculture

Scopriamo insieme sei delle opere più famose del Bernini, come Apollo e Dafne, Il Ratto di Proserpina e il David.

Gian Lorenzo Bernini è sicuramente uno degli esponenti più rappresentativi del barocco italiano. Il poliedrico artista napoletano, considerato da molti il degno successore del grande Michelangelo, eccelleva nel campo della pittura, dell’architettura e della scultura.
Le sue sculture sono tra le più ammirate al mondo e oggi passeremo in rassegna alcune delle sue opere più rappresentative.

1. Apollo e Dafne

Questo gruppo scultoreo realizzato in marmo di Carrara si distingue sia per la sua drammaticità che per il suo dinamismo. L’opera, basata su Le Metamorfosi di Ovidio, rappresenta il momento esatto in cui Apollo raggiunge Dafne, che già cominciava a trasformarsi in un albero di alloro.

Per meglio comprendere la scultura vale la pena ricordare brevemente il mito di Apollo e Dafne: Cupido, per vendicarsi di Apollo, scagliò una freccia d’oro contro il dio e una freccia di piombo contro Dafne, provocando un amore intenso nel primo e un forte rifiuto nella ninfa. Terrorizzata, Dafne fuggì dal suo pretendente e, per sfuggirgli, chiese al padre di aiutarla a cambiare forma. Quando Apollo riuscì a raggiungerla, la ninfa si stava ormai trasformando.

Se si guarda attentamente la scultura, si vede come i piedi di Daphne si intrecciano con le radici nella terra, mentre il suo corpo inizia a riempirsi di corteccia e i suoi capelli di foglie. Le espressioni facciali dei due protagonisti mostrano pienamente il dramma del momento.

Oggi la scultura è conservata alla Galleria Borghese, a Roma, assieme ad altre opere che hanno fatto la storia dell’arte.

 

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2. Baldacchino di San Pietro

Quest’opera, che mescola elementi scultorei e architettonici, si trova nella Basilica di San Pietro a Roma. L’imponente baldacchino, costituito da quattro colonne salomoniche che sostengono un grande baldacchino, misura quasi 29 metri ed è stato commissionato da Papa Urbano VIII. La sua ricca decorazione, in cui abbondano gli elementi della natura (come l’alloro e i grappoli), è servita da ispirazione per molte opere barocche successive.

Come fatto curioso vale la pena ricordare che il bronzo utilizzato nel baldacchino proviene dal Pantheon di Agrippa.

 

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3. Il Ratto di Proserpina

Quest’opera, custodita alla Galleria Borghese e creata partendo da un blocco di marmo di Carrara, dimostra ancora una volta la capacità del Bernini di cogliere il dramma del momento.

La scultura, commissionata dal cardinale Scipione Borghese si ispira al mito di Plutone e Proserpina. Gli amanti della mitologia ricorderanno che Proserpina (figlia di Giove e Cerere) fu catturata da Plutone (dio dell’Inferno) sulle rive del lago di Pergusa e portata con la forza negli inferi.

Bernini ha colto questo momento con grande realismo e drammaticità. Uno dei dettagli che colpisce di più, proprio per il suo realismo, è la mano di Plutone che tiene stretta la coscia di Proserpina.

4. L’Estasi di santa Teresa

Questo gruppo scultoreo situato nella cappella Cornaro a Santa Maria della Vittoria, Roma, è una delle opere più rappresentative del barocco.

In questa occasione, Bernini non si è ispirato alla mitologia, ma al Libro della vita scritto da Santa Teresa d’Avila, per ricreare l’esperienza mistica della transverberazione (e dunque non un estati) che la santa descrive nella sua storia.

Il risultato è un lavoro con una forte componente teatrale in cui possiamo vedere l’espressione del dolore e del piacere sul volto della santa mentre l’angelo estrae la freccia d’oro che le trafiggerà il cuore. In contrasto con il colore del marmo delle due figure principali, spiccano i raggi del sole in bronzo e la freccia dorata.

5. Enea, Anchise e Ascanio

Conservato anch’esso all’interno della Galleria Borghese, questo gruppo scultoreo è una delle prime opere del Bernini e, a detta di molti storici dell’arte, la composizione a torre “mostra” l’influenza del padre.

Il gruppo scultoreo è interamente realizzato in marmo, misura 2,20 metri e raffigura una scena descritta nel secondo libro dell’Eneide di Virgilio: il giovane Enea in fuga da Troia con l’anziano padre (Anchise) sulle spalle, mentre il figlio (Ascanio) lo segue da vicino.

 

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6. David

Come Donatello e Michelangelo, anche Bernini ha una scultura dedicata all’eroe biblico. In quest’opera alta 1,70 metri, Bernini mostra esattamente il momento in cui il giovane Davide sta per scagliare una pietra contro il gigante Golia.

La posizione di David conferisce alla scultura dinamismo e cattura esattamente la tensione del momento. Questa tensione è accentuata anche dai gesti del viso, come il cipiglio e la posizione del labbro inferiore.

Come molte altre sculture, anche quest’opera trova rifugio all’interno della Galleria Borghese, non stupirà dunque che per visitarla bisogna organizzare la visita con largo anticipo e prepararsi adeguatamente.

 

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